Pubblicato il: 18/07/2015 alle 09:08
19 luglio 1992. Per la seconda volta nel breve volgere di cinquanta giorni la Sicilia e l’Italia intera venivano scosse e travolte da una strage che sembrava mettere un punto fermo ad ogni speranza e ogni possibilità di riscatto attraverso la via della giustizia e della moralità. L’assassinio di Paolo Borsellino e degli uomini della scorta ha tentato di interrompere un processo di cambiamento culturale che invece, dopo quel giorno, ancor più si è radicato nelle coscienze di ciascuno.
L’Amministrazione comunale di Caltanissetta ha realizzato un banner in memoria di quell'eccidio che riproduce le effigi e alcune parole di Paolo Borsellino e di Giovanni Falcone, a imperituro ricordo del loro esempio. La frase di Borsellino è la seguente: “La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”; quella riportata relativa al giudice Falcone è la seguente: “Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l'essenza della dignità umana.”
Al centro del manifesto, che è esposto sul balcone della Sala Gialla di Palazzo del Carmine, è riprodotto un quadro di Vincenzo Ognibene dal titolo “Farcuneddu cadutu”, dedicato ai due magistrati e oggi in mostra presso la Galleria civica d'arte di Palazzo Moncada. A seguito dei recenti fatti di cronaca e come segnale di solidarietà alla famiglia Borsellino, il Comune ha deciso di anticipare l’esposizione del banner sin dal 17 luglio.