Pubblicato il: 11/07/2023 alle 10:17
Qualche giorno fa sono stato invitato al Borgo Santa Rita per una festicciola ed era da tanto tempo che non frequentavo quel posto. Ebbene l'ho trovato identico se non addirittura peggiorato rispetto a 25 anni fa: case diroccate, ovunque disordine, immondizia e abbandono, ma soprattutto la strada è impraticabile; sono alcuni chilometri che forse non si possono percorrere neanche con un buon fuoristrada. L'unico edificio in buono stato è la chiesa! Il Borgo sopravvive grazie ad un piccolo imprenditore che si è inventato un pane di grani antichi e ad un altrettanto piccolo caseificio che produce formaggio e mozzarella.
Ma il Borgo ha un'enorme potenzialità: si trova in una zona che domina una vallata incontaminata e ha molte case che potrebbero trasformarsi in strutture ricettive di tipo alberghiero; si potrebbero aprire ristoranti, bar, gelaterie, pizzerie, si potrebbero sfruttare meglio le risorse offerte dai grani antichi e dai prodotti caseari. Quel Borgo dimenticato potrebbe diventare un luogo di grande richiamo, con cinema, piscine, parchi giochi per i bambini e solarium.
E non mi si dica che mancano i soldi perché tra il PNRR ed i finanziamenti legati al recupero dei borghi antichi i soldi si possono trovare; quello che manca sono solo le idee, la volontà di recuperare un borgo che offre infinite opportunità di sviluppo economico e sociale. Chissà che Santa Rita, la santa dei miracoli impossibili non interceda sui nostri amministratori operando quel miracolo che trasformerebbe il Borgo in un luogo di enorme richiamo turistico e alberghiero.