Pubblicato il: 18/01/2019 alle 17:43
La corte d'Appello di Caltanissetta ha sospeso la pena a Vincenzo Bommarito, condannato all'ergastolo per il sequestro, concluso con la morte dell'ostaggio, del possidente di Partinico (Palermo) Pietro Michele Licari. Licari era stato rapito il 13 gennaio 2007 e ritrovato senza vita, in un pozzo, nelle campagne di San Cipirello (Palermo) il 14 febbraio successivo.
I giudici hanno scarcerato l'uomo in attesa del giudizio di revisione, chiesto e ottenuto dall'avvocato Cinzia Pecoraro e condiviso sia dalla Procura generale di Palermo che da quella di Caltanissetta, città in cui si svolgerà il giudizio sulle prove nuove, portate dal legale per dimostrare che il coimputato di Bommarito, Giuseppe Lo Biondo, che si era autoaccusato, coinvolgendo pure l'amico, avrebbe mentito.
I giudici nisseni, pur rilevando che la scarcerazione non è una anticipazione del giudizio finale, osservano che il condannato ha già scontato 12 anni di carcere e che il processo di revisione comporterà molto tempo. Da qui la decisione di rimetterlo temporaneamente in liberta. Bommarito avrà solo l'obbligo di dimora nel comune di Borgetto (Palermo) e dovrà firmare quattro volte alla caserma dei carabinieri del paese. (Repubblica. It)