Pubblicato il: 27/06/2014 alle 00:07
La Polizia di Caltanissetta ha denunciato un nisseno settantenne per i reati di minaccia a pubblico ufficiale, disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone ed atti contrari alla pubblica decenza. Ieri i poliziotti della Squadra Mobile hanno ispezionato un condominio di via Rosso di San Secondo individuavano un’abitazione, verosimilmente adibita a “casa di appuntamento”, nella quale erano domiciliate due giovani donne rumene di anni 20 e 23.
Gli investigatori della Squadra Mobile, dopo avere acquisito diverse segnalazioni da parte di cittadini abitanti nella zona, stanchi della situazione che si era creata per il continuo via vai di impazienti persone, verosimilmente clienti delle due donne rumene, effettuavano dei servizi di osservazione, accertando che le predette donne che solitamente stazionano nei pressi della stazione ferroviaria, periodicamente si spostavano presso l’anzidetta abitazione, messa a loro disposizione da un nisseno settantenne con numerosi precedenti penali.
Acquisiti gli elementi probanti, i poliziotti dell’Antirapina, ieri mattina facevano quindi irruzione nell’appartamento a piano terra e trovavano all’interno le due donne rumene, che, messe dinanzi l’evidenza dei fatti, confermavano di utilizzare quell’abitazione per prostituirsi.
Le due squillo riferivano agli agenti che ripagavano il comodato d’uso dell’appartamento con qualche loro “prestazione professionale” al pensionato, che aveva preso in affitto l’appartamento. Quest’ultimo invitato in Questura, al momento che gli investigatori gli contestavano i fatti, dopo aver cercato di giustificare la sua condotta perché dettata dal proprio credo religioso, per aver effettuato diversi cammini neocatecumenali, ed ottenuto chiaramente esito vano, andava in escandescenza, minacciando i poliziotti.
Per tale motivo il focoso settantenne, già sottoposto ad avviso orale del Questore di Caltanissetta, che oltre ad avere l’abitudine a presenziare i luoghi di lavoro delle prostitute, in questa via Rochester, aveva organizzato la sua casa come alcova, era denunciato in stato di libertà per i reati di minaccia a pubblico ufficiale, disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone ed atti contrari alla pubblica decenza.
Le due prostitute erano invitate a lasciare l’appartamento al fine di porre fine al disagi dei residenti della zona.
Sono in corso ulteriori indagini per identificare eventuali soggetti che potrebbero sfruttare tale attività di prostituzione delle due giovani donne rumene.