“E’ vero spesso ho pressato mia moglie per tornare insieme ma è anche vero che lei continuava a darmi speranze”. E’ quanto ha affermato M.B., 34enne nisseno arrestato mercoledì pomeriggio dai carabinieri, per il reato di stalking e maltrattamenti nei confronti della moglie, nel corso dell’interrogatorio di questa mattina dinanzi al gip Valentina Balbo. Insistenza che, a dire dell’indagato, non sarebbe mai sfociata comunque in violenza fisica. “Ho avuto momenti di nervosismo – ha detto – sono volate parole grosse e minacce, ma non l’ho mai aggredita fisicamente”.
Il giovane, difeso dall’avvocato Massimiliano Bellini, ha anche chiarito cosa è avvenuto il 14 agosto, giorno in cui è stato formalmente denunciato dalla moglie dopo essere stato bloccato dai carabinieri. Il 34enne, secondo la ricostruzione dell’accusa, aveva inseguito a bordo della sua auto la moglie e il nuovo compagno di lei i quali, per sfuggire alla sua ira, avevano percorso diverse strade cittadine fino ad arrivare davanti alla caserma dei carabinieri di via Leone XIII. L’uomo, nonostante si trovasse in prossimità della caserma non aveva esitato ad avvicinarsi all’auto, sulla quale si trovavano i due, cominciando a prendere a pugni il vetro del lato guida, nel tentativo di frantumarlo, per poi arrampicarsi sul cofano del mezzo prendendo a calci il parabrezza.
Nel frattempo erano arrivati i carabinieri che con non poca fatica erano riusciti a bloccare il giovane che avrebbe anche provato ad aggredirli continuando a insultare la moglie. “Quando li ho visti insieme – ha affermato – accecato dalla gelosia, ho fatto quel che ho fatto. Ma ormai che ho visto tutto con i miei occhi mi sono tranquillizzato, perché mi sono reso conto che questa è la scelta di mia moglie”. L’avvocato Massimiliano Bellini ha chiesto la revoca della misura cautelare e il gip si è riservato.