Pubblicato il: 09/08/2018 alle 12:03
Nel pomeriggio di ieri una volante della Polizia di Stato è intervenuta presso l’abitazione di una pensionata ottantenne, abitante nel centro storico del Capoluogo, la quale poco prima aveva subito una truffa da parte di una donna che si era presentata a casa sua quale medico inviato dall’ASP per una visita a domicilio. La vittima è stata colta in inganno anche perché è realmente in cura presso un medico dell’ASP citato dalla truffatrice quale suo collega. La pensionata ha raccontato ai poliziotti che dopo aver fatto accomodare la finta dottoressa nel suo appartamento, quest’ultima gli ha fatto togliere la fede nuziale e l’ha fatta spogliare in bagno per la visita, terminata la quale è uscita dal bagno dicendole di rivestirsi. Appena la pensionata si è rivestita ed è tornata in cucina si è accorta che la porta d’ingresso era aperta e non c’era alcuna traccia del medico; la fede nuziale non era più sul tavolo e che la camera da letto era stata rovistata, realizzando si essere stata truffata e ha chiamato il 113. La truffatrice ha rubato 400 euro in contanti, un libretto di risparmio e la fede nuziale.
Tra le truffe più ricorrenti che colpiscono maggiormente gli anziani nell’ultimo periodo, si sono registrate quella delle “false pietre preziose” nella quale un signore di aspetto rassicurante e in genere di mezz'età, si finge uno straniero che, per un'urgenza, deve raggiungere il paese di origine, ma non ha disponibilità di soldi liquidi per il viaggio. Ferma un passante per strada e cerca di vendere un anello o delle pietre preziose che avrebbero un valore di 7 o 10 mila euro; naturalmente alla signora in questione le venderebbe a molto meno. Poi interviene il complice, che si presenta come gioielliere per controllare le pietre; e subito dopo si offre di comprarle per 5mila euro. Ma lo straniero insiste perché sia l'anziana signora a comprarle. E spesso riesce a convincerla facendosi dare 2/3mila euro. Con questa truffa nel mese di aprile un 80enne nisseno è stato truffato in via Cavour pagando 2000 euro. Altra truffa ricorrente quella c.d. “dello specchietto” nella quale viene individuata una vittima al volante, possibilmente anziana, il truffatore la affianca lamentando di aver subito la rottura dello specchietto della propria auto per colpa di una manovra maldestra dell’anziano e chiede di essere risarcito. A seguito di tale richiesta il pensionato, pur di non fare l’assicurazione paga una somma che varia dalle 50 a alle 300 euro, prima di accorgersi di essere stato raggirato. Nell’ultimo periodo nel capoluogo nisseno sono state denunciate una mezza dozzina di questi casi e, nel mese di maggio, un truffatore è stato arrestato in flagranza di reato da una pattuglia della sezione volanti. In ultimo la Divisione Polizia Anticrimine ha emesso un foglio di via obbligatorio nei confronti di una ventenne, della provincia di Siracusa, la quale nel mese di giugno scorso è stata arrestata a Niscemi dai Carabinieri della Stazione poiché colta in flagranza dopo essersi introdotta all’interno di un’abitazione di un’anziana.