Pubblicato il: 17/12/2020 alle 15:58
Asp di Caltanissetta e Sindacati uniti a difesa di Rsa e case di riposo. Al termine di un proficuo confronto concordano la sottoscrizione di un protocollo d’intesa. Sei le misure previste.
A più di un mese dalla mobilitazione dei pensionati dello scorso 29 ottobre all’assessorato regionale alla salute e alla famiglia e il sit-in dello scorso 2 dicembre davanti la Prefettura di Caltanissetta un primo risultato è stato raggiunto. Sindacati e Asp di Caltanissetta si sono dati appuntamento per affrontare il tema della sicurezza sanitaria nelle case di riposo e nelle Residenze sanitarie assistenziali. All’incontro dello scorso 15 dicembre hanno partecipato la direttrice sanitaria dell’Asp nissena, Dott.ssa Marcella Santino confrontatasi con i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil rispettivamente Ignazio Giudice, Emanuele Gallo, Vicenzo Mudaro. Presenti anche i segretari generali delle rappresentanze dei sindacati dei pensionati Antonino Giannone, Salvatore Montalbano, Salvatore Guttilla.
«La comune volontà di contrastare la diffusione del Covid-19 – dichiarano i segretari generali delle Confederazioni e dei Pensionati – è il dato più evidente della nostra azione consapevoli che prevenzione, puntuale informazione e costante controllo sanitario sono tra le armi più efficaci per tutelare le strutture popolate da anziani, soggetti deboli e come tali fortemente esposte al virus. La dott.ssa Santino è stata disponibile ad accogliere le nostre sollecitazioni comprendendo a fondo la delicatezza del momento. Abbiamo così lavorato ad un protocollo d’intesa che rappresenta un utile punto di riferimento nella lotta al Coronavirus».
Per Giudice, Gallo, Mudaro, Giannone, Montalbano, Guttilla i sei punti sui quali è stata raggiunta l’intesa contribuiranno ad affrontare ancor meglio l’emergenza. Questo quanto prevede il protocollo che verrà sottoscritto prossimamente: controlli sanitari accurati; tamponi per ospiti e dipendenti ogni 15 giorni; monitoraggio delle risorse umane nelle RSA (medici, infermieri, assistenti); controllo per formazione e contratti di lavoro; creazione di una "sala degli abbracci" dove il contatto fisico sicuro può arrecare beneficio agli ospiti in generale, ed in particolare, a quelli cognitivamente deboli; assistenza psicologica mediante l'assunzione di psicologi.