Pubblicato il: 05/01/2015 alle 10:31
Caltanissetta, città depredata che deve rassegnarsi al proprio destino distruttivo o un luogo che può rinascere rivalutando i suoi beni e tornare a risplendere?
Una domanda provocatoria che l’avvocato Alfonso Gucciardo lancia già dal titolo del suo ultimo libro o, meglio, “dai titoli”. Il plurale, in questo caso, è indispensabile per il volume ambientato nel comune nisseno che, volutamente, è stato stampato con un doppio titolo e relative immagini di copertina: “Caltanissetta nel terrore” e “Sognando Caltanissetta”.
La trama, un fanta – thriller, è la stessa in entrambe le versioni: un lupo mannaro arriva a Caltanissetta depredando e rosicchiando tutto quello che trova. Si genera, come spiega lo stesso autore nella nota bibliografica, il “terrore” di vivere in “una città che vive in uno stato di profonda angoscia, la sua esistenza è minacciata, i suoi beni costantemente rosicchiati e depredati, ogni giorno perde qualcosa, si ha la sensazione che una forza distruttiva si sia impossessata di essa e tenti di vanificare ciò che è stata la sua storia e il suo vanto”. Uno status, che, però, non deve essere accettato con rassegnazione ma combattuto e sconfitto non dimenticando mai di “sognare” che esiste una “speranza sulla capacità dei cittadini a reagire, proporre, collaborare, lottare contro l'inerzia e la rassegnazione”.
Nonostante la versione “noir” mostri già in copertina un lupo mannaro il libro vuole lanciare un messaggio positivo: attraverso la parodia, la struttura stilistica e le immagini realizzate si invita a riflettere sulle possibilità ancora nascoste di Caltanissetta: nulla, infatti, impedisce di restituire ordine e decoro alla città che, però, può tornare a “sognare” soltanto se chi vive queste vie e queste piazze comincia a crederci veramente.
Gli artifici fotografici presenti nelle pagine del testo, chiarisce l’autore, servono a sottolineare come, troppo spesso, ci si ferma a guardare il degrado senza andare oltre quella patina superficiale per ammirare siti gradevoli dove si possa vivere dignitosamente e capaci di attrazione turistica. “Il libro – continua Gucciardo – vuole essere un messaggio a migliorare la città senza necessariamente ricorrere a eccessivi sforzi finanziari ed enormi investimenti ma utilizzando la fantasia e la collaborazione tra cittadini e istituzioni, sperando che queste l'accolgano e l'incoraggino”. E per risolvere l’empasse – che metaforicamente è indicato con un lupo mannaro – non servono personalità eccezionali ma l’input e la soluzione può essere trovata all’interno della propria città e dai propri concittadini. Caltanissetta, nella finzione scenica del testo, “esce” dal terrore grazie al contributo di Mike Fox, un investigatore di origini nissene trapiantato al nord Italia che, tornando nella sua città di origine, riscopre i luoghi della propria infanzia e giovinezza per cercare di riportare la quiete e lo splendore in città.
Il volume sarà presentato sabato 10 gennaio alle ore 18 al Centro culturale Michele Abbate. All’incontro sarà presente l’autore e, come si sottolinea ironicamente nella carta di sala, “un efficiente e gratuito servizio di pronto soccorso in caso di malore”.
Crediti
autore: Alfonso Gucciardo
editore:
servizio fotografico: Beppe Lo Monaco
Copertina: studio Camilleri
Indicazioni per l’elaborazione dell'urbanista: Tullio Serafini