Pubblicato il: 23/03/2021 alle 10:37
Prosegue l’impegno dei militari della Guardia di Finanza nissena volto alla tutela del mercato dei beni e dei servizi, finalizzato al contrasto della commercializzazione di prodotti non sicuri, contraffatti e all’abusivismo commerciale. In questi giorni sono state molteplici le iniziative dei Reparti territoriali, svolte in maniera coordinata in tutto il territorio della provincia di Caltanissetta, che hanno portato complessivamente al sequestro di oltre 500 articoli contraffatti e alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di n. 2 responsabili (un soggetto italiano e uno cinese) per i reati di cui “introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi”, “vendita di prodotti industriali con segni mendaci” e “ricettazione”.
A Caltanissetta, i Finanzieri del locale Gruppo hanno fermato un uomo, originario del capoluogo, alla guida di un autoveicolo diretto al mercato settimanale di Canicattì (AG). Il controllo effettuato all'interno del vano portabagagli ha consentito il rinvenimento di 327 capi di abbigliamento, in prevalenza attribuiti a note case produttrici di articoli sportivi (“ADIDAS”, “KAPPA” e “NIKE”) che, per qualità del materiale di realizzazione e per le scarse rifiniture sono risultati verosimilmente contraffatti e quindi sequestrati. Il soggetto sottoposto a controllo, privo di partita IVA e di qualsivoglia licenza per la vendita, è stato denunciato a piede libero.
Negli altri interventi a Gela e Mussomeli, oltre a materiale sportivo, sono state sequestrate anche calzature e prodotti elettronici non conformi alla normativa sulla sicurezza prodotti. Nel complesso, l’abbigliamento e le calzature sequestrate, che, come detto, presentano imperfezioni di produzione nonché una manifattura di mediocre qualità, avrebbero comunque fruttato, se immessi in commercio, oltre 10.000 euro. In questo particolare periodo di pandemia, i sequestri operati dalle Fiamme Gialle nissene assumono particolare rilievo poiché mirano alla tutela dei commercianti onesti, costretti a ripetute chiusure in ragione dei provvedimenti restrittivi emananti dalle Autorità competenti, oltre ad impedire che articoli illegali e pericolosi, come quelli individuati, vengano immessi sul mercato in danno del consumatore, spesso convinto di acquistare merce di qualità ad un prezzo vantaggioso.