Pubblicato il: 05/05/2017 alle 10:14
Testimonianze toccanti e storie di immigrazione raccontate dagli stessi giovani fuggiti dalla loro terra hanno caratterizzato il seminario organizzato dalle Acli Caltanissetta dal titolo “Sotto lo stesso cielo per umanità e diritto”. Dopo i saluti del prefetto Maria Teresa Cucinotta e l’intervento d’apertura del presidente regionale delle Acli Stefano Parisi, sul palco della sala convegni del Michele Abbate si sono susseguiti, oltre il sindaco Giovanni Ruvolo, i protagonisti delle vicende legate all’immigrazione nella nostra città. C’erano i volontari della Croce Rossa, c’erano i rappresentanti delle case di accoglienza e c’erano soprattutto i ragazzi arrivati da varie parti del mondo che hanno commosso i presenti con le loro storie. Racconti di vita quotidiana nella loro “mamma Africa”, così la chiamano i giovani, e quelli più dolorosi legati al viaggio fino alle coste siciliane e poi il tentativo di integrarsi in una società completamente diversa dalla loro ma che sono felici di vivere. “Caltanissetta – ha detto il prefetto Maria Teresa Cucinotta – è una città che vive molto più di altre l’accoglienza e che va presa come esempio per tutte le altre comunità per il modo in cui sappiamo prenderci cura degli immigrati. Vedo molta solidarietà da parte della gente ma anche strutture e volontari preparati professionalmente e di grande umanità”. Il presidente regionale delle Acli Stefano Parisi ha sottolineato l’importanza di prendersi cura dei fratelli più sfortunati, costretti ad emigrare, che vanno seguiti in centri organizzati e preparati sul tema dell’immigrazione. “A questi giovani – ha dichiarato Parisi – deve essere data la possibilità di costruire un futuro in Italia ma anche in altri paesi d’Europa”. Le fasi legate agli sbarchi sono state raccontate dal presidente della Croce Rossa Nicolò Piave e dalla volontaria Alessandra Bellavia che hanno posto l’accento sui momenti più difficili dell’arrivo sulle coste italiane. Due invece i centri che hanno dato la loro testimonianza: la cooperativa Etnos per ciò che concerne l’accoglienza dei minori non accompagnati con il presidente Fabio Ruvolo, l’educatrice professionale Sprar Eliana Cannavò e un minore di nazionalità gambiana; l’associazione “San Filippo Apostolo” diretta da padre Alessandro Giambra, con gli interventi dell’avvocato Delia Perricone, del mediatore culturale Hanif Adnan e le testimonianze di due ospiti, Omar del Gambia e Tuorè della Costa D’Avorio.