Pubblicato il: 19/07/2018 alle 10:28
Nel nisseno Cosa nostra mira a rafforzare la sua capacità di interlocuzione con professionisti ed ambienti istituzionali e ad abbandonare il tradizionale ricorso a metodi cruenti per il controllo del territorio privilegiando l’approccio corruttivo ed evitando lo scontro frontale. E’ quella nota strategia dell’inabissamento. In questo contesto stidda e cosa nostra continuano a permanere in uno stato di pacifica convivenza.
La struttura criminale di cosa nostra è organizzata nei quattro storici mandamenti di Vallelunga, Mussomeli, Gela e Riesi. Nella zona più settentrionale del territorio provinciale, ove si fa sentire ancora l’influenza della famiglia Madonia si collocano i mandamenti di Mussomeli e Vallelunga, mentre la parte meridionale della provincia è riferibile ai mandamenti di Gela e Riesi.
La stidda è rappresentata dai clan Cavallo e Fiorisi di Gela e dal clan Sanfilippo di Mazzarino. Conserva na significativa influenza nei comprensori di Gela e Niscemi, dove si mantiene in accordo con le famiglie di cosa nostra Rinzivillo ed Emmanuello, assieme alle quali spartisce i proventi delle estorsioni e dell’usura, degli appalti e del traffico degli stupefacenti.