Pubblicato il: 05/07/2018 alle 17:46
Fissata per il 20 settembre l’udienza preliminare a carico di tre poliziotti accusati del depistaggio dell’indagine sulla strage di via D’Amelio. A chiedere il rinvio a giudizio dei tre poliziotti è stata la procura di Caltanissetta. Davanti al Gup compariranno il funzionario Mario Bo, che è stato già indagato per gli stessi fatti e che ha poi ottenuto l'archiviazione, e i poliziotti Michele Ribaudo e Fabrizio Mattei. Per tutti l'accusa è di calunnia in concorso.
L'inchiesta è coordinata dall'aggiunto Gabriele Paci e dal pm Stefano Luciani.
L’avvocato Giuseppe Dacquì tuttavia precisa che “in tutti i processi sulla strage di via d’Amelio nelle mie discussioni ho avuto modo di denunciare che dietro l’eccidio vi è stata la mano dei servizi segreti deviati. In particolare, all’udienza del 29 ottobre 1999, dinanzi la Corte d’Assise di Caltanissetta, al procedimento Borsellino Ter, nell’esordio della mia arringa ho testualmente detto che era stata data credibilità a soggetti squallidi come Scarantino Vincenzo e che si trattava di un eccidio dal movente oscuro, dai contorni che facevano intravedere la mano dei servizi segreti deviati o dei poteri occulti”.