Pubblicato il: 12/04/2017 alle 17:20
Dovrebbero rientrare in settimana i disagi che si sono registrati in questi ultimi giorni all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta dove contemporaneamente si è guastata una tac del reparto di Radiologia e gli angiografi del reparto di Emodinamica. Una vera e propria morìa di macchine che ha determinato il trasferimento di decine di pazienti in altri ospedali e grossi sacrifici per il personale che ha dovuto garantire il servizio nonostante le palesi difficoltà. Ma andiamo per ordine. In ultimo a guastarsi è stata la Tac. Due sono in tutto quelle del Sant’Elia, peccato che l’altra fosse già guasta da tempo. E così i pazienti arrivati in pronto soccorso che hanno dovuto eseguire i controlli con il contrasto sono stati trasferiti all’ospedale di Enna, gli altri al Maddalena Raimondi di San Cataldo. Diverso il problema dell’Emodinamica, ferma ormai da una settimana per via del guasto dei due angiografi che ha determinato il trasferimento dei pazienti con infarto o sindromi coronariche acute negli ospedali di Agrigento, Catania e Palermo. “La Tac – spiega il direttore generale dell’Asp Carmelo Iacono – si è guastata per via di uno sbalzo di tensione. Questa mattina sono venuti i tecnici che hanno fatto un preventivo di 24mila euro per due pezzi che già domani saranno montati. Per l’altra Tac, invece, è stato ordinato il tubo radiogeno per un costo di circa 70mila euro. Fra poco le due Tac entreranno nuovamente in funzione. Per quanto riguarda l’Emodinamica – continua il manager – in entrambi li angiografi si sono guastati i tubi radiogeni. Per ciò che concerne il macchinario della Philips il pezzo è arrivato stamattina e probabilmente già da domani sarà funzionante, mentre i tecnici del macchinario Siemens li ho incontrati stamattina e mi è stato proposto un preventivo. Al momento stiamo valutando se accettare la proposta. Quello che voglio sottolineare è che le macchine, proprio in quanto tali, si possono guastare. In questi giorni purtroppo hanno deciso di farlo tutte insieme. Abbiamo un servizio di ingegneria clinica per la manutenzione in proroga. La gara è aggiudicata ormai da più di un anno però siamo in attesa di un giudizio del Tar che si deve ancora esprimere sull’esito del ricorso presentato dalla seconda ditta. I tempi dell’ente giudicante purtroppo sono enormi con grosse ricadute sull’azienda”.