Pubblicato il: 20/10/2018 alle 18:23
La Consulta comunale delle disabilità e l'associazione Ispedd (Istituto per i disturbi pervasivi dello sviluppo e autismo) di Caltanissetta esprimono profondo sdegno e costernazione per la notizia giunta ieri in tarda mattinata con una nota da parte del Libero consorzio comunale alle scuole secondarie di II grado della provincia nissena e alle cooperative accreditate per i servizi di trasporto, igienico-personale e di assistenza all'autonomia e alla comunicazione, in cui si palesa la necessità incontrovertibile, a partire da lunedì 22 ottobre, del dimezzamento delle ore dell'assistenza all'autonomia e alla comunicazione destinate a 160 studenti e studentesse disabili, anche quelli paradossalmente a cui il servizio è stato dato con sentenza del tar.
“ E’ una decisione lesiva del diritto allo studio sancito dagli articoli 3, 33 e 34 della nostra Costituzione – afferma Maria Grazia Pignataro, vice coordinatrice della Consulta delle disabilità e presidente dell'Ispedd – oltre che penalmente rilevante considerato che la figura professionale dell'Asacom è prevista dagli articoli 42-45 del D.p.r n°616 del 1977 e dall'articolo 13 comma 3 della legge 104 del 1992, con un ammontare di ore che non dipendono in alcun modo da decisioni di natura amministrativo-contabile o, peggio ancora, politiche, ma da quanto stabilito nel Pei (Piano educativo individualizzato) di ciascun alunno/a H, in base ai suoi specifici bisogni ed esigenze”.
“L'assessorato regionale della Famiglia, politiche sociali e lavoro – spiega Renato Mancuso, dirigente dei servizi sociali e culturali e sviluppo economico dell'ex Provincia regionale – con D.D.G. n.1955 dell'8 Agosto 2018 ha impegnato la somma, per i servizi di trasporto, igienico-personale e dell'asacom delle nove province isolane, di 6.424.999,92, di cui solo 297.355,06 assegnati a Caltanissetta”.
“Conti alla mano – continua Mancuso – si tratta di 315.000,00 in meno rispetto a quanto da noi richiesto, già a partire dal 10 luglio, per affrontare le spese necessarie atte a coprire in toto i servizi richiesti dalle Istituzioni scolastiche. Pertanto ci siamo trovati davanti ad un bivio, o continuare con le stesse modalità di adesso fino al 5 novembre e sospendere da quella data in poi tutti i servizi per esaurimento di risorse, oppure effettuare un taglio alle ore dell'Asacom e aspettare la fatidica data del 30 novembre entro la quale la Regione dovrebbe rimodulare le spese di bilancio e consentirci di ritornare ad offrire i servizi richiesti con un aumento, anzi, del numero di ore laddove ne venga comprovata la necessità”.
“Per chiarire i termini della questione – dice Mariella Ippolito, assessora regionale alla Famiglia, politiche sociali e lavoro – e per evitare scaricarsi vicendevolmente le responsabilità della grave situazione che si sta venendo a creare, per quanto attiene alla disabilità, nelle scuole di ogni ordine e grado della Sicilia e non soltanto degli Istituti di istruzione secondaria di II grado, ho convocato per il prossimo 25 ottobre l'Osservatorio regionale sulle condizioni della disabilità”.
“ Saremo presenti di diritto, come Ispedd, alla riunione dell'Osservatorio e chiederemmo contezza di quanto sta accadendo – conclude la Pignataro – perchè a noi famiglie risultano fin da adesso inaccettabili le conseguenze che il dimezzamento delle ore dell'Asacom comporterà sia per l'auspicata integrazione degli studenti e delle studentesse disabili all'interno della scuola, che per la ricaduta che questo avrà su giovani lavoratori e lavoratrici che si ritroveranno con uno stipendio inadeguinadeguato".