Nell’aprile del 2016, A.R.,26 anni di Favara, e T.B., 25 anni di Enna , qualificandosi come procacciatori d’affari per la stipula di contratti di somministrazione di utenze elettriche, si sono recati nell’abitazione di una signora nissena, M.E. e secondo l’accusa, approfittando dello statto di infermità di quest’ultima, avrebbero tentato di perpretare un furto ai danni della stessa. A segutio del dibattimento, la Procura aveva chiesto la condanna per entrambi gli imputati alla pena di anni 1 e mesi 8 di reclusione ed €. 1000,00 di multa. La parte civile, assistita dall’Avv. Davide Schillaci, si era associata alle richieste del Pubblico Ministero. Gli avvocati Calogero Buscarino e Gaspare Agnello, difensori rispettivamente di A.R. e T.B., avevano sostenuto la tesi dell’assoluta estraeneità ai fatti dei propri assistiti chiedendone la piena assoluzione. Il Tribunale di Caltanissetta, in composizione monocratica, Dott.ssa Chiananetta, ha dichiarato l’estraneità del giovane A.R. dall’accusa di tentato furto in appartamento aggravato ai danni di M.E., mentre ha condannato alla pena di 1 anno di reclusione e 300 euro di multa la donna, T.B., oltre al risarcimento dei danni.