Pubblicato il: 03/04/2024 alle 08:47
Negozianti come bancomat in cambio di una percentuale. E altri che avrebbero dichiarato il falso frodando l’Inps. Imbrogli con il reddito di cittadinanza che hanno coinvolto un piccolo esercito d’indagati per truffa. Ben 104 imputati, quelli al centro di un dossier della procura, affidato al pm Stefano Sallicano, che sono stati rinviati a giudizio, tra commercianti ritenuti compiacenti e beneficiari della misura di sostegno. L'udienza preliminare è stata fissata per il 17 giugno.
Gli imputati sono Zubair Ghul, pakistano, 40 anni, Nehmat Niazi, afghano, 46 anni, Irfan Khan, pakistano 31 anni, Mohammad Shafiq Jan, afghano 31 anni, i nisseni Calogero Altovino, 51 anni, Andrea Ambra, 27 anni, Cataldo Amico, 45 anni, Maria Giovanna Amico, 30 anni, Maria Antonietta Anzaldo, 30 anni, Alessandro Arrogante, 33 anni, Michele Biasco, 49 anni, Arcangelo Ventura, 30 anni, Felice Ivan Capraro, 46 anni, Lucia Castelli, 28 anni, Maria Carmela Castello, 45 anni, Gacino Genova, 56 anni, Gaetano Ferrara, 56 anni, Cataldo Falzone, 33 anni, Gaetano Michele Ferrara, 27 anni, Michael Ferrara, 28 anni, Giovanna Giardina, 50 anni, Maurizio Giardina, 55 anni, Silvana Mangia, 60 anni, Paolo Pupella, 50 anni, Michele Lipani, 29 anni, Salvatore Riccobene, 24 anni, Francesca Maria Giuseppa Russo, 29 anni, Ivan Regina, 32 anni, Massimiliano Tedesco, 49 anni, Laura Lucia Santagati, 58 anni, Benito Matteo Grifone, 31 anni, Teresa Biondo, 21 anni, Saverio Zappia, 34 anni, Enza Fiume, 23 anni, Antonino Fiume, 45 anni, Michelina Fiandaca, 67 anni, Salvatore Silvio Regalbuto, 59 anni, Concetta Lo Giudice, 44 anni, Michelangelo Giardina, 30 anni, Rosanna Mirisola, 35 anni, Salvatore Bocca, 38 anni, Elisabetta Boros, 63 anni, Massimiliano Davide Altieri, 47 anni, Kimberley Mangione, 24anni, Luigi Bellia, 62 anni, Sabrina Mifsud, 33 anni, Mihaela Simona Moisescu, 41 anni, Palma Giada Regalbuto, 33 anni, Antonietta Turiano, 45 anni, Giuseppina Chiantia, 55 anni, Salvatrice Ponticello, 61 anni, Valentina Geraci, 24 anni, Anna Maria Maurici, 39 anni, Paolo Giardina, 52 anni, Francesco Monteforte, 49 anni, Giuseppe Guagliardo, 65 anni, Maria Teresa Locicero, 61 anni, Giuseppe Giunta, 41 anni, Umberto Tortorici, 42 anni, Alessio Maniglia, 30 anni, Moheddine Haj Salah, tunisino, 56 anni, Berhe Kaleab, eritreo, 45 anni, Said Abou El Houda, Marocchino, 56 anni, Mohamed Lmarras, Marocchino, 68 anni, Imal Niazi, afghano, 40 anni, Mawab Noorzai, afghano, 34 anni, Lui Alì Hassan, somalo, 61 anni, Asadullah Safi, afghano, 30 anni, Mobammad Nabci Ahmadzai, afghano, 38 anni, Said Rahim Ahmadazai, 53 anni, Mohanad Najeeb Abdoulhasan Alsawad, iracheno, 34 anni, Seedia Fofana, gambiano, 23 anni, Rohuilah Hussainkhel, afghano, 44 anni, Azim Khan Uryakhel, afghano 34 anni, Noor Ali, pakistano, 54 anni, Khan Ahmadzai Hassan, afghano, 33 anni, I Rohuilah Ahmadi, 37 anni, Sbafi liliali Niazi, afghano, 30 anni, Maddalene Uodomemen, nigeriana, 29 anni, Omar Kharotai, afghano, 53 anni, Wali Khan, afghano 37 anni, Naim Khogianai, afghano, 48 anni, Ali Said Mohamed, somalo, 41 anni, Lucky Okosodo, nigeriano, 31 anni, Siham Omar Muse, somalo, 30 anni, Parviz Safi, afghano 40 anni, Zaryalai Zafi, afghano, 28 anni, Mujtaba Sarwari, afghano 35 anni, Lamin Sanyang, gambiano, 32 anni, Hussain Shamshad, pakistano, 35 anni, Foday Sisawo, gambiano, 40 anni. Usman Shinwari, afghano, 30 anni, Mohsen Saminii Syed, afghano 53 anni, Akthar Zaman, pakistano, 50 anni, Salahucidin Khan, pakistano, 31 anni, Aniir Mohamniad Popal, afghano 44 anni, Najmuddin Shinwari, afghano 35 anni, Irshad Hussain, pakistano, 56 anni, Martins Okosodo, nigeriano, 33 anni, Sahro Dilexow Jimcaale, somalo, 60 anni, Dilagha Azizi Dawlatzai, afghano, 32 anni, Muhammad Adrian, pakistano, 38 anni, Ali Badri, afghano, 32 anni.
La “cresta” sull’importo praticata dagli esercenti, attraverso acquisti fantasma, oscillava tra il dieci e il quindici per cento. Pagando questo “dazio”, piuttosto che acquistare beni, i beneficiari avrebbero intascato quattrini contanti. Come presentarsi allo sportello automatico per prelevare liquidi, ma in questo caso rimettendoci una percentuale, pur di monetizzare illecitamente.
A prestarsi a questo meccanismo, che come riceventi ha coinvolto decine e decine di nisseni, sarebbero stati quattro commercianti di nazionalità straniera (assistiti dagli avvocati Vanessa Di Gloria, Alberto Magro Malosso e Giacoma Di Francesco) che da anni, ormai, vivono nel capoluogo nisseno.
Uno gestisce uno «Sky internet point», uno un mini market, un altro ancora lo «Star minimarket» e un quarto lo «Sky minimarket», tutti nella zona del centro storico cittadino. Il sistema scoperto dalla polizia ha squarciato i veli su un doppio canale: un primo per intascare contanti e, un secondo, per ottenere quel beneficio economico che, in realtà, non sarebbe spettato a uno stuolo d’indagati, trentaquattro in particolare. Sì perché avrebbero dichiarato il falso per ottenere il reddito di cittadinanza.
Ma la parte più consistente dell’indagine, sotto il profilo numerico, è legata a quell’accordo illecito tra commercianti e beneficiari del reddito di cittadinanza che, caso per caso, sarebbe andato avanti a partire da giugno 2021 fino all’ottobre dello stesso anno. E la stragrande maggioranza è nissena (assistiti dagli avvocati Massimiliano Bellini, Dino Milazzo, Francesca Cocca, Teresa Cocca, Ernesto Brivido, Maria Francesca Assennato, Riccardo Palermo, Rosario Di Proietto, Monia Giambarresi, Maria Ricotta, Valentina Di Maio, Calogero Montante, Francesco Augello, Martina Petrantoni, Fabiana Giordano, Antonella Macaluso, Francesca Russo e Marco Lomonaco). Si presentavano in negozio, simulavano acquisti e, invece, riscuotevano quattrini rimettendoci una piccola percentuale.
da ex percettrice di RDC che ha sempre seguito le regole e dichiarato tutto dico solo:CHE SCHIFO…. CHE SCHIFO… CHE SCHIFO!!!
molti exstracomunitari, non si può dire che non si sono integrati in Italia.
hanno superato l’esame con 30 e lode🤣🤣
io non incolperei queste persone ma chi gli ha dati ho chi gli ha fatto dare non è giusto che chi li ha presi prima parlo dei giovani che non avevano l’età che anno preso i soldie vivevano con il reddito per avere un futuro più agevolato questi giovani che sono allo sbando senza un lavoro glielo anno tolto d’un tratto senza agevolarli con un lavoro lasciandoli allo sbando l’importante che chi li ha fatti dare si disi colpa restando un debito sopra le spalle di ragazzi che non anno un lavoro purtroppo lo stato gira la frittata sempre nel suo verso non capendo le esigenze ma intrappolando le persone umili e apre le porte ai furbi
A noi italiani non si concede nessun tipo di sussidio anche se ne abbiamo di bisogno e a tutti sti stranieri si da ad occhi chiusi per poi scoprire che non ne avevamo diritto
tutti nullatenti lo stato pagherà anche la parcella degli avvocati
dico semplicemente che gli bene a tutti i denunciati alla pubblica autorita’poiche’non solo gli era stata data la possibilita’di avere comunque un entrata a titolo totalmente gratuito e che soprattutto era stata comunque ricavata dai soldi provenienti da tutta la forza lavoro nazionale(quindi ritenendole dalle buste paga del lavoratori italiani).quindi sarebbe stata una doppia beffa e presa per il c. dei lavoratori onesti da questo punto di vista dico che la Meloni e il suo governo han fatto bene ad abrogare tale beneficio poiché:molti(e Non Tutti)non lo meritavano affatto e ben gli sta la denuncia.
Se vuoi lavorare vai dove c’è il lavoro, se vuoi vivere de magnaccia o lavorare in nero rimani al paesello. Comunque sia anche se non paghi le tasse da lavoro, hai diritto all’assistenza sanitaria, sconto su luce, acqua, gas, diritto alla casa popolare, al posto statale, alla pensione sociale e sussidi.
anche i vitalizi e stipendi milionari dei politici fascisti e corrotti come santache e fornigone ed altri ladri fdi sono mettere in galera la santache a rubato milioni di euro al INPS dichiarando ai tempi del covid che metteva i dipendenti in cassa integrazione invece lavoravano e a rubato migliaia di euro al INPS
io invece farei indagare pure i patronati che gli hanno permesso di avere il reddito
i politici sanno fare il loro lavoro, ma poi le maglie si intrecciano…. la sta il marciume.
ogni governo è buono, ma poi il marcio che è nelle vene dell’Italia, nel territorio, la fa da padrona
Bisognerebbe controllare prima di dare il reddito.
come fanno in altri paesi europei.
il reddito di cittadinanza non era sbagliato ma era sbagliata la forma con la quale era fatta.
pochissimi controlli,niente lavoro con l’ intenzione per cui e: nato,io ho lavorato per40 anni quadi tutti in nero,perche’ha Caltanissetta funziona cosi’ oppure devi avere la raccomandazione e raro che una persona ottenga un lavoro per meritrocrazia il governo Meloni fa’piu’ schifo ancora ha ripreso le pensioni d’orosi sta’costruendo una villa fa sogno ha fatto entrare ha sua sorella insomma i politici di una volta che amavano l’ Italia non vi sono piu’.