Pubblicato il: 21/05/2020 alle 16:35
Lettera aperta al signor Sindaco di Caltanissetta,
per le urgenti e necessarie iniziative che la S.V. vorrà disporre in merito alla questione di seguito rappresentata, segnalo la presenza di “decorative” erbacce ingiallite (evincibili a mo’ di esempio dalle foto allegate) lungo e sopra i marciapiedi delle vie Moravia, Ferdinando I, Romita, Trigona della Floresta e zone limitrofe, esistenti ormai da prima del sopraggiungere della nota emergenza sanitaria. Oltre a costituire pregiudizio per la salute pubblica (ricettacolo d’insetti, sporcizia, deiezioni animali e quant’altro di ameno si possa immaginare) e offendere il decoro urbano, impediscono, di fatto, la loro normale fruibilità da parte dei pedoni e degli animali d’affezione al passo con i rispettivi proprietari. Tant’è che sia gli uni sia gli altri sono costretti a impegnare, in diversi punti, la sede stradale normalmente destinata al transito dei veicoli. Qualcuno potrebbe obiettare che detta problematica era già presente e nota alle precedenti amministrazioni e può sfuggire all’umana comprensione il motivo per cui oggi è nuovamente proposta all’attenzione dell’attuale governo cittadino. La risposta è semplice: in passato, le infestanti venivano eliminate in due tornate (primavera-estate) oggi, al contrario fanno bella mostra di sé da mesi, e la mancata rimozione non può certamente essere ascritta alla presenza del covid-19 (prossimo capro espiatorio di tutte le inadempienze delle diverse amministrazioni) poiché in vigenza del menzionato virus e del confinamento casalingo delle persone, sono state sistemate talune aiuole comunali rionali. Ciò posto, riesce difficile comprendere come alcune zone abbiano potuto fruire di tali lavori al contrario di altre. Quanto auspicato in premessa diviene quanto mai urgente in vista dell’imminente riapertura del mercatino settimanale che vedrà l’arrivo di numerosissime persone, con inevitabile aumento di rifiuti abbandonati che verranno intrappolati dalle graziose erbacce. Nel ringraziare per il tempo dedicato, concludo evidenziando che, a mio sommesso parere, il “cambiamento” dovrebbe iniziare dalle piccole cose d’interesse comune (tra queste, anche la sistemazione della dissestata viabilità cittadina) in modo da far sentire il cittadino rispettato e al centro delle attenzioni da parte di chi lo governa, senza dimenticare che gli stessi contribuiscono al pagamento delle tasse e degli stipendi di sindaco, assessori e consiglieri.
Alfonso Pio Zammuto