Pubblicato il: 05/05/2019 alle 09:49
«L’importante è è è è è è… finire!» – cantava la grande Mina. Le elezioni amministrative nissene del 2019 (d.C.) volgono al dunque. Ovvero alla contesa finale tra i due selezionati concorrenti: il moderno Roberto Gambino e il classico Michele Giarratana.
Dunque, nessun “apparentamento” in vista del ballottaggio. Le dichiarazioni dei leader politici nisseni (vincitori e vinti) sono state
categoriche, perentorie. Chiarissime. Che dire? Ne prendiamo atto – ovviamente. Però, se è vero che non avranno luogo apparentamenti, è inevitabile che si realizzino “imparentamenti”. Si sa, da queste parti alla famiglia (in senso lato), al cuore non si comanda! L’antropologia, d’altronde, ha una sua irresistibile forza. Infine, una domanda: nella disfida del ballottaggio del 12 maggio prossimo venturo, tra Gambino e Giarratana, il nodo cruciale, decisivo sarà costituito dalle presunte competenze o dalle inevitabili deficienze? Competenze e deficienze più o meno abilmente vendute; più o meno abilmente dissimulate. Come sempre. La Città attende in preda ad un fiducioso, dolente disincanto.