Pubblicato il: 03/02/2023 alle 11:12
Confermata dalla Corte d'Appello di Caltanissetta presieduta da Giovambattista Tona la condanna a 3 anni e 4 mesi per violenza sessuale per una dipendente di una comunità per minori del Nisseno. A denunciare i fatti era stato un giovane che si è costituito parte civile. Le violenze, stando a quanto raccontato dalla vittima, risalirebbero all’estate del 2016 quando il ragazzo, assistito dall’avvocato Massimiliano Bellini, aveva ancora 13 anni. Secondo l’accusa la donna, che adesso ha 36 anni, agendo contro la volontà del minore lo avrebbe costretto a subire più rapporti sessuali contro la sua volontà. La prima volta lo aveva sorpreso nella lavanderia della struttura dove lo aveva baciato palpeggiandogli il sedere. Quella notte si era poi introdotta nella sua stanza costringendolo ad avere un rapporto sessuale completo, cosa che si era ripetuta anche la notte successiva, con l’aggravante, secondo quanto contestato dall’accusa, di aver commesso il fatto nei confronti di una persona che non aveva ancora compiuto 16 anni e con l’aggravante di aver commesso il fatto all’interno di un istituto di formazione. La Corte d'Appello ha anche confermato la condanna a risarcire la parte civile dichiarando la donna interdetta dai pubblici uffici per 5 anni e interdetta da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado nonché da ogni altra struttura frequentata prevalentemente da minori.