Pubblicato il: 20/11/2024 alle 16:28
Clarissa Cirasa, una delle hair stylist del salone Compagnia della Bellezza di Caltanissetta, è stata scelta per partecipare alla giornata di formazione “Sentinelle nelle professioni”, organizzata a Catania, dalla Soroptimist International d'Italia contro la violenza sulle donne. Il progetto si pone l'obiettivo di ampliare le reti informali di aiuto. Troppe donne subiscono violenza in silenzio senza chiedere aiuto; per questo, è essenziale insegnare loro a riconoscere i segnali di una relazione tossica e guidarle verso un percorso che le porti a denunciare. Gli operatori del benessere, come le estetiste o le parrucchiere, hanno contatti frequenti con le donne e instaurano spesso rapporti di fiducia, trovandosi quindi in una posizione privilegiata per percepire segnali di disagio relazionale e fornire informazioni e incoraggiamento per cercare supporto. “Ci hanno formato – spiega Clarissa Cirasa – riguardo gli strumenti da utilizzare per aiutare una donna vittima di violenza, non solo quella fisica, ma anche psicologica o economica. Abbiamo analizzato il fenomeno, che è un fenomeno trasversale, cioè che riguarda tutti gli strati sociali, per fare rete insieme agli operatori sanitari o alle forze dell'ordine, per esempio informando della posssibiltà di rivolgersi ai centri antiviolenza o incoraggiando a denunciare, qualora le nostre clienti ci raccontino di essere vittime di uomini violenti. In salone ci capita di vedere alcune situazioni che sono tipiche di una cultura che vuole la donna assoggettata all'uomo. Spesso le clienti dopo un taglio di capelli o un colore nuovo ci dicono ‘speriamo che adesso mio marito non mi ammazza'. La frase è spesso chiaramente ironica ma delinea la continua ricerca di approvazione della donna da parte dell'uomo. Una donna deve farsi bella per piacere a sé stessa prima di tutto e non può essere terrorizzata dall'eventuale disapprovazione del suo compagno. Oppure ci fanno fretta perché il marito le aspetta fuori e si arrabbia. Altre ancora possono essere assoggettate economicamente. Un taglio di capelli diventa un privilegio donato dal marito, quando si tratta di donne che hanno scelto di fare le casalinghe, di occuparsi di casa e figli e che, pur lavorando tanto al pari di altre donne che lavorano fuori casa, non hanno un'entrata economica. Ci sono poi molti esempi positivi. Fidanzati o mariti entusiasti di vedere le rispettive partner con il loro look o il portiere del palazzo vicino che accompagna l'anziana che deve fare il nuovo taglio. Io sentivo molto la necessità di fare questo corso perché ho vissuto delle esperienze di questo tipo da vicino e se posso aiutare chi è in difficoltà lo farò sempre”.