Lo immagino: anche stavolta avrete pensato: l’ennesima, vergognosa, insopportabile discarica abusiva in territorio urbano! A Caltanissetta. E nei pressi di un bene storico e monumentale, il nostro Castello di Pietrarossa. E invece no. Vi sbagliate: questo è un peculiare allestimento di arte contemporanea. Di un artista contemporaneo (autoctono?) che pratica la cosiddetta “Arte Povera”. Ma anche la più impegnativa “Land Art” – diciamolo. Certo, ci sono i musei, le gallerie d’arte moderna e
contemporanea per esporre le proprie opere – penserete. No, il nostro artista non si accontenta di angusti e noiosi spazi espositivi. Tra l’altro umidi e bianchicci. No, egli colloca magistralmente le proprie opere alla luce del sole: in “luoghi del cuore”, in “paesaggi sensibili”. Insomma, in quei “luoghi della nostra esistenza” che meriterebbero quantomeno una messa in cartolina (se le cartoline non fossero fuori corso). Comunque sia, siamo di fronte a una grande opera artistica. Siamo difronte a un artista capace di emozionare, persino di profetizzare. Un artista ecologista (persino!) capace di raccogliere, recuperare, riutilizzare riciclare. E tutto questo, per il nostro decadente, inesorabile dis-incanto. Chapeau!
Caltanissetta, vista del Castello di Pietrarossa con rifiuti. Italia Nostra: “Arte povera al castello”
Lascia un commento
Lascia un commento