Pubblicato il: 10/02/2017 alle 17:27
Vestiti stesi da ogni parte, rottami, immondizia, fango. Degrado e sporcizia ovunque. Costretti a vivere nella baraccopoli nei pressi di Pian Del Lago, ormai rifugio per coloro che non trovano posto nel vicino centro, sono una ventina di immigrati. La maggior parte arriva dal Pakistan, qualcuno dal Bangladesh e altri ancora dall'Africa. Il loro viaggio alla ricerca di un futuro migliore è cominciato qualche mese fa e ancora non si è concluso. Già perché tutti loro, richiedenti asilo politico, sono in attesa di entrare all'interno del Cara (Centro Accoglienza Richiedenti Asilo) di Pian del Lago dove, una volta entrati, potranno cominciare la trafila burocratica per ottenere la protezione internazionale. Contemporaneamente al Cara si lavora sempre per far sì che ogni volta che si libera qualche posto, settimanalmente, si possa far entrare qualcuno. Nel frattempo però chi è rimasto fuori vive in condizioni di vita drammatiche. Non c'è acqua potabile e ogni volta uno di loro deve fare un piccolo viaggio fino al centro con carrello e bidoni per potersi rifornire. E così avviene anche per il cibo. In ogni caso si tratta di condizioni di vita inaccettabili dove le condizioni igienico-sanitarie sicuramente sono al limite. “Siamo venuti in Italia – raccontano – per costruire un futuro migliore e non vediamo l'ora di poter entrare al centro per trovare un letto caldo e finalmente ottenere la nostra protezione internazionale”. E nonostante le condizioni di vita difficili e il freddo inverno c'è anche chi trova la forza di sorridere e scherzare con noi.