Da domani Caltanissetta è in zona rossa. Gli spostamenti saranno consentiti solo per motivi di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. I cittadini preoccupati per il repentino aumento dei contagi e per la maggior parte favorevoli a questo nuovo stato di cose chiedono maggiori controlli. “Possiamo fare i controlli in strada – spiega il questore Emanuele Ricifari – ma se la gente si riunisce in privato non ci possiamo fare nulla e sta a voi. Osservo, e le abbiamo già trovate nel monitoraggio che facciamo su piattaforme social, che ci sono persone che lanciano appuntamenti per fare bisboccia. E questo è inaccettabile. Se prima, considerando che la gente era libera di circolare, controllavamo circa 450 persone al giorno e una ventina di esercizi e facevamo 15-20 sanzioni al giorno, adesso le pattuglie saranno le stesse ma per noi sarà più facile fare i controlli perché circola meno gente.
Mi appello alla responsabilità individuale – continua Ricifari – perché comunque una popolazione che invoca controlli della polizia per proteggere sé stessa non è una popolazione matura nel senso che ognuno dovrebbe autodisciplinarsi, soprattutto in una fase in cui il pericolo è per se stessi. Facendo un controllo delle sanzioni fatte fino ad oggi non è vero che sono tutti giovani ma ci sono stati anche, per esempio, degli adulti trovati all’interno di una palestra. Parliamo di professionisti ma anche di persone con funzioni pubbliche. Osservo che materialmente molti dei contagi più recenti non riguardano solo le scuole ma chi svolge funzioni con il pubblico, addetti a mercati, commercio o servizi pubblici. Persone in smartworking che si sono contagiate. Come?”.
Il questore si sofferma anche sulla questione vaccini. Oggi Aifa ha deciso di sospendere Astrazeneca anche in Italia. “Va bene che per prudenza è stata sospesa la vaccinazione con il vaccino AstraZeneca – dichiara il questore – pur non essendoci ancora evidenze su eventuali nessi tra vaccino e reazioni gravi, ma fa specie notare come nella giornata di oggi si siano presentate circa 60 persone persone su 600 che avevano prenotato. Siccome queste mancanze ci sono state anche con altri vaccini va ricordato che, ogni volta che si mancano gli appuntamenti, si reca un danno non solo a sé stessi ma anche alla collettività. Non lo fa lui, non lo fa fare a un altro e costringe anche a un rinvio. C’è anche una responsabilità sociale di ciascuno. Sulle preoccupazioni di coloro che devono fare la seconda dose di AstraZeneca sicuramente arriveranno delle indicazioni, delle faq della Presidenza del Consiglio che spiegherà cosa devono fare. E sempre nelle faq viene spiegato benissimo, per quei comuni in zona rossa, dove si può andare e cosa si può fare”.