Pubblicato il: 11/11/2014 alle 19:06
Angelo Calì
Il gup del tribunale di Caltanissetta Alessandra Giunta ha rinviato a giudizio gli imprenditori nisseni Angelo Calì e Calogero Lombardo, titolari della ditta di autotrasporti Ciam, difesi dall'avvocato Rosario Di Proietto. Il processo inizierà a gennaio. Estorsione e lesioni personali gravissime le accuse contestate ai due imputati, accusati di avere costretto i camionisti alle loro dipendenze a non effettuare turni di riposo nel corso dei loro viaggi. I camionisti – secondo l'inchiesta della sezione giudiziaria della Polizia Stradale di Caltanissetta denominata “Calamita” – sarebbero stati costretti a inserire una calamita nei contachilometri in modo da bloccare il conteggio della strada percorsa e sfuggire così a eventuali controlli delle forze dell’ordine. Nella prima tranche dell'inchiesta, il gip contestò a Calì e Lombardo anche l'accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti. Ipotesi poi annullata dal Tribunale del Riesame, che accolse il ricorso dell'avvocato Di Proietto.
Salvatore LombardoUno degli autotrasportatori, nel 2008, fu coinvolto in un grave incidente stradale avvenuto in Francia, dove si era recato per lavoro, e da allora è costretto sulla sedia a rotelle. Nella vicenda è coinvolto anche il dipendente della Ciam Roberto Cosentino (difeso dall'avvocato Maria Francesca Assennato), accusato di favoreggiamento in quanto, nel corso di una perquisizione effettuata dalla polizia nella sede della Ciam, avrebbe nascosto una delle calamite usate per manomettere i contachilometri. Cosentino ha scelto il giudizio abbreviato; la discussione è fissata per febbraio.