Pubblicato il: 20/04/2023 alle 13:39
Domenica, un 12enne con una forma grave di autismo si è recato a Bergamo per una passeggiata a Città Alta insieme ai genitori e al cane Aaron, un labrador addestrato per stargli sempre accanto. "Abbiamo parcheggiato in Città Bassa e ci siamo diretti alla funicolare", ha raccontato la mamma del ragazzo. Quando è arrivato il momento di prendere il mezzo per salire, però, l'animale è stato fermato. Secondo il regolamento dell'Atb (Azienda Trasporti Bergamo), infatti, i cani sono ammessi solo con la museruola e Aaron non l'aveva. A quel punto, i viaggiatori in coda che hanno assistito alla scena hanno protestato e il macchinista ha così deciso di far salire tutti (cane compreso). Lo riporta il Corriere di Bergamo.
"Uscire dal tunnel dell’indifferenza ci ha sorpreso, non siamo più abituati alla solidarietà. È stato bello, bellissimo, è la prima volta che mi capita in tanti anni", ha commentato la madre del 12enne, la quale aveva notato subito il cartello "Sono ammessi a bordo cani di tutte le taglie solo se provvisti di museruola, guinzaglio e idoneo documento di viaggio" alla biglietteria. Aveva così provato a spiegare la situazione allo staff: "Aaron è un cane di assistenza, ho mostrato la documentazione e il pass di disabilità di Leo. Mi hanno risposto 'decide il macchinista' e allora, facendomi largo tra la gente e scusandomi, ho superato la coda e raggiunto i tornelli, dove c'era il controllore". Tuttavia, quest'ultimo, secondo la donna, non ha voluto sentire ragioni. "Senza museruola Aaron non poteva salire. Ho chiesto di parlare col macchinista, ho ripetuto come stavano le cose. Niente da fare. Mi sono voltata verso mio marito con una faccia talmente sconsolata, credo, che a quel punto alcune persone hanno reagito".
"Una cosa del genere non si è mai vista, altro che Bergamo e Brescia capitale della cultura, chiamate i vigili"; "Se non salite voi, non saliamo nemmeno noi" sono alcune delle frasi dette dai passeggeri. "A me veniva da piangere, continuavo a ringraziare tutti. Un'addetta dell'Atb si è avvicinata e si è offerta di portarci i biglietti per non farci rifare la coda. È stato entusiasmante anche il ritorno con alcuni turisti giapponesi che ci hanno ceduto il posto per farci sedere e chiesto di Aaron", ha concluso la mamma del ragazzo.