Pubblicato il: 26/03/2022 alle 08:03
Archiviato dopo 2 anni di indagini il caso di una mamma di Canicattì, V.C. le iniziali, denunciata per maltrattamenti e lesioni dal figlio minorenne. La donna era stata accusata dal ragazzino – con tutta probabilità suggestionato dal padre – di averlo picchiato a colpi di bastone e che lo avrebbe calpestato, mentre era a terra, salendogli di sopra. Ma l'indagata, difesa dall'avvocato Rosario Didato è riuscita a dimostrare la sua innocenza. il 31 maggio dello scorso anno, il Pm Gloria Andreoli, anche in ragione delle copiose indagini difensive svolte dall'avvocato Didato (attraverso pesone informati sui fatti e conversazioni telefoniche e whatsapp tra l'indagata e l'insegnante del minore) aveva chiesto al Gip di disporre l'archiviazione. A quest'ultima si era opporto il padre del ragazzo.
Il 16 marzo scorso il gip presso il tribunale di Agrigento Micaela Raimondo ha accolto la richiesta di archiviazione del procedimento penale a carico della donna evidenziando gli esiti delle indagini difensive svolte per conto dell'indagata, che avevano messo in luce la contradditorietà delle dichiarazioni rese dal minore denunciante: "In particolare, si evidenzia che la narrazione dei fatti offerta da S. e dal fratello non soddisfa i requisiti richiesti dalla giurisprudenza di legittimità in materia di valutazione dell'attendibilità delle propalazioni accusatorie delle persone offese minorenni in quanto:
– sussistono dubbi sulla credibilità soggettiva dei dichiaranti avuto riguardo alla genesi dell'accusa ed, in particolare, al contesto altamente conflittuale nel quale i fatti si inseriscono dovendosi sul punto evidenziare che l'odierno opponente risulta essere a sua volta sottoposto a procedimento penale per il reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti dell'odierna indagata, sua ex moglie e madre dei predetti minori;
– la circostanza, emersa nel corso dell'attività di investigazione difensiva, che S., contrariamente a quanto raccontato al padre, abbia riferito alla propria insegnante una diversa versione dei fatti (raccontando, nello specifico, di essersi fatto male cadendso dalle scale a casa del padre), depone nel senso della sussistenza di fenomeni di suggestione e di contagio dichiarativo;
– la particolare ferocia dell'aggressione descritta dal minore S. agli organi inquirenti non appare assolutamente compatibile con l'entità, poco rilevante, delle lesioni attestate dal referto medico in atti (il minore ha infatti dichiarato che la madre, oltre a dargli diversi colpi di bastone, lo avrebbe calpestato, salendo sulle sue gambe con il suo corpo, mentre egli si trovava a terra)".
Il GIP di Agrigento, condividendo le argomentazioni espresse dal PM e alla luce delle indagini difensive svolte dal difensore dell'indagata, ha disposto l'archiviazione del procedimento e disposto la restituzione degli atti al PM procedente.