Pubblicato il: 28/07/2013 alle 15:06
Il Consiglio comunale di Canicattì, nell'Agrigentino, avrebbe dovuto riunirsi in via straordinaria per festeggiare il centesimo compleanno dell'arciprete monsignor Vincenzo Restivo, ma la seduta è saltata e le forze dell'ordine hanno inviato una relazione di servizio all'autorità giudiziaria, a causa della presenza in aula, tra il pubblico, di alcuni esponenti politici pregiudicati. Tra questi l'ex assessore regionale dell'Udc Vincenzo Lo Giudice, due volte sindaco di Canicattì, condannato per associazione mafiosa nel processo scaturito dall'operazione “Alta mafia” del 29 marzo 2004. Scarcerato all'inizio di luglio, dopo aver scontato la condanna a dieci anni di carcere. Lo Giudice, interdetto dai pubblici uffici con obbligo di dimora a Canicattì per cinqu anni, tra le prescrizioni avrebbe anche quelle del divieto di partecipare a manifestazioni pubbliche e di incontrare altri pregiudicati.