Pubblicato il: 20/08/2013 alle 07:45
Seppur soltanto per tre mesi, sarà una opportunità di lavoro quella che la Regione Siciliana riserva ai 20 mila disoccupati. Venerdì, infatti, sarà pubblicato il bando dei cantieri di servizi. Una soluzione tampone per rimediare alla condizione dei tantissimi siciliani senza lavoro.
Il provvedimento, avviato grazie ad un finanziamento di circa 50 milioni, non riguarderà soltanto il capoluogo siciliano ma tutti i Comuni dell’Isola. Diversamente da quanto avviene con i “cantieri scuola”, attraverso l’attuazione dei “cantieri di Servizi” sarà possibile erogare servizi mediante la realizzazione di politiche attive del lavoro. I Comuni interessati all’attuazione dei cantieri di servizi, dovranno presentare, entro il termine di un mese dalla pubblicazione del bando, un’apposita istanza corredata da scheda progettuale, recante la descrizione dell’intervento che si intende attuare, al Servizio I del Dipartimento Regionale del Lavoro, dell’Impiego, dell’Orientamento, dei servizi e delle attività formative.
La scheda dovrà descrivere la tipologia delle attività, le modalità di svolgimento, ed il numero dei soggetti che si intendono impegnare. Gli interventi verranno finanziati mediante trasferimento diretto delle risorse necessarie, tenendo conto del tasso di disoccupazione e di povertà, rilevato dai Centri per l’Impiego competenti per territorio, rapportato al numero degli abitanti di ciascun Comune.
Nei cantieri di servizi, la cui durata non potrà essere superiore a tre mesi per singolo cantiere, potranno essere impegnati soggetti di età compresa tra i 18 anni compiuti e 65 anni non compiuti, residenti nel comune da almeno sei mesi secondo le seguenti percentuali di ripartizione delle risorse: 50% soggetti di età compresa tra 18 e 36 anni; 20% ai soggetti d’età comprese tra i 37 ed i 50 anni; 20% ultracinquantenni; 5% portatori di handicap; 5% immigrati residenti da almeno 6 mesi nel territorio del Comune in possesso di carta di soggiorno.
I destinatari del beneficio per poter essere impegnati nel cantiere, dovranno rendere al centro per l’Impiego competente per territorio, dichiarazione di immediata disponibilità alla ricerca attiva di una occupazione ai sensi del Decreto legislativo 181/2000 e presentare al Comune di residenza apposita istanza di partecipazione al cantiere.
L’utilizzo nel cantiere non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro e da diritto ad una indennità di partecipazione, giuridicamente qualificabile come misura di sostegno al reddito, da calcolarsi sulla base del D.Lgs 18 giugno 1988 n° 237.
Il reclutamento verrà effettuato dall’Ente utilizzatore attraverso apposita graduatoria tenendo conto del reddito non superiore alla soglia di povertà (278,89 euro) in presenza di un solo soggetto (in presenza di un nucleo familiare composto da due o più persone tale soglia di reddito è determinata sulla base della scala di equivalenza).