Pubblicato il: 11/09/2013 alle 16:40
Due classi in meno al Liceo classico e linguistico “Ruggero Settimo” di Caltanissetta per il prossimo anno scolastico, una prima ed una seconda legata alla contrazione demografica. Ma il problema grosso sta nel fatto che si formeranno quest'anno prime e seconde classi con un numero definito “abnorme” dallo stesso dirigente Vito Parisi, con un minimo di 23 alunni ed un massimo di 33, al di là di quanto stabilito dalle norme, che prevedono fino ad un massimo
di 30 alunni per le prime e 22 per le seconde classi.
“Sono numeri – dice il dirigente scolastico – che peraltro manterremo fino alla fine dell'anno scolastico perché la presenza e la frequenza dei nostri alunni sono regolari e non c'è dispersione scolastica. Questo numero così elevato di ragazzi rende difficoltoso il lavoro degli insegnanti ed il rispetto delle garanzie necessarie di sicurezza, altro problema per il quale ci battiamo da anni senza riuscire ad ottenere risposte. Un liceo classico al biennio non può lavorare in queste condizioni perché la nostra è una scuola che vuole offrire una formazione di alto livello e di qualità”. I criteri di composizione delle classi prevedono che le seconde normalmente si formino almeno con il medesimo numero delle prime classi.
Lo scorso anno il Liceo classico e linguistico “Ruggero Settimo” aveva 39 classi in totale, di cui 25 ad indirizzo classico e 14 ad indirizzo linguistico; ma con la soppressione di una prima e di una seconda si è passati a 37 classi in totale per un numero complessivo di alunni che frequenteranno il liceo nell'anno scolastico 2013-2014 di 924, 568 dei quali per l'indirizzo classico. Sette le prime classi autorizzate, tre dell'indirizzo linguistico e quattro per l'indirizzo classico (contro le cinque richieste nella fase di adeguamento degli organici di diritto alle situazioni di fatto). Il dirigente Parisi nei numerosi incontri dei mesi scorsi con il responsabile del servizio organici e con il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale aveva già comunicato che, in particolare per l'indirizzo classico, con le prime classi che scendono da 5 a 4 ed un numero totale di nuovi alunni pari a 133, si sarebbero formate tutte le prime classi al di sopra del tetto fissato dal Decreto ministeriale n. 81 del 2009. Ma da Palermo è giunta la risposta laconica che, indipendentemente dai diversi indirizzi, il numero delle prime classi è legato al numero complessivo dei nuovi iscritti, 209 al Settimo quest'anno per i quali non si possono autorizzare che 7 classi.
“Ho voluto avviare su questo un confronto con l'Amministrazione territoriale e regionale – sottolinea Parisi – perché credo nel dialogo e speravo di risolvere la questione all'interno della stessa Amministrazione ma di fronte alle risposte-non risposte che ho ottenuto sia dall'Usp che dell'Usr, ritengo che non si possa non fare ricorso ad azioni di protesta pubblica”. Convocate dunque in questi giorni assemblee con i genitori per valutare le azioni da intraprendere per non veder lesi i diritti degli studenti e si valuteranno anche l'opportunità di un'azione legale.