Pubblicato il: 31/12/2014 alle 09:55
Cotechino, lenticchie e botti. Questa è l’immagine tipica che accompagna il giorno di San Silvestro in Italia ma cosa succede nel resto del mondo?
Ecco alcune usanze tipiche di altri paesi che potrebbero tornarvi utili nel caso vi venga in mente di viaggiare all’estero o di condividere la festa con un vostro amico straniero senza stupirvi di “strani comportamenti”.
ASIA:Se siete in Giappone allora alzate le maniche delle camice e iniziate a lavorare: il popolo asiatico si dedica alle pulizie domestiche per iniziare al meglio l’anno e, del resto, anche da noi vige il proverbio del “buongiorno che si vede dal mattino”. E al rintocco della mezzanotte i colpi al gong non saranno 12 ma 108 secondo un antico rituale di espiazione di origine buddista.
AMERICA:Scopa e paletta alla mano anche dall’altro capo del mondo, in Cile ma lì le motivazioni sono differenti: spazzare la casa e soprattutto la parte esterna per cacciare via le energie negative che si sono accumulate durante gli ultimi 12 mesi. Conclusoi questo rito i cileni si recano al cimitero e qualcuno si addormenta proprio vicino alla tomba del proprio caro per garantire così una protezione per l’anno che sta per arrivare.
In Brasile, via i giubbotti e i vestiti e tutti a mare con la tavola da surf: saltando le prime sette onde si invoca l’aiuto della dea bendata.
In Colombia, per restare in Sud America, si esce di casa con una valigia vuota per fare il giro del quartiere come auspicio di viaggi in giro per il mondo. Prima di sorridere a questa usanza, però, riflettiamo a quando, dopo una lauta cena comprensiva di dolce e spumante noi italiani ci risediamo per mangiare lenticchie come auspicio di soldi e abbondanza.
In Argentina l’usanza impone un intimo colorato: e se da noi la scelta ricade sul passionale e fortunato rosso in sud America, invece, trionfa il rosa che simboleggia l’amore.
EUROPA:Il binomio cibo e abbondanza vige in diversi luoghi d’Europa e se gli spagnoli scandiscono i 12 rintocchi dell’orologio con altrettanti acini d’uva, uno per ogni mese dell’anno futuro, i greci accettano un invito a casa di amici scaraventando davanti la porta un melograno che, rompendosi con forza a terra, scaraventerà i chicchi in aria spargendo fortuna.
In Russia, invece, non si mangia ma si beve un calice di champagne. L’usanza impone di scrivere il proprio desiderio in un foglio di carta che verrà bruciato e gettato nel bicchiere poco prima di brindare e mandar giù tutto d’un fiato. I più temerari, in Siberia, si gettano nei laghi ghiacciati su dei tronchi d’albero.
In Svizzera, se non bastasse il freddo che fa scendere la colonnina del mercurio, ci pensa il gelato che, però, non viene mangiato ma gettato per terra.
In Danimarca vige la nostra stessa usanza di gettare via “il vecchio” e, con essi i piatti vecchi ma, mentre noi li gettiamo a terra o nelle strade, i danesi li lanciano verso le porte dei vicini e parenti stretti per augurar loro un anno migliore.
In Estonia bisogna preparare ben 7 pasti da consumare durante il 31 dicembre per essere pronti ad affrontare l’anno nuovo con la forza di sette uomini.
In Irlanda si lancia il pane raffermo e più e duro maggiore sarà il rumore che si sentirà quando cadrà e spaventerà gli spiriti maligni che fuggiranno via.