Pubblicato il: 21/09/2014 alle 16:15
A distanza di due anni dal suo arrivo, il tenente dei carabinieri Antonio Corvino – comandante del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Caltanissetta – lascia il capoluogo nisseno per assumere un altro incarico di prestigio al Raggruppamento operativo speciale di Roma. Il giovane ufficiale dell'Arma, originario della provincia di Lecce, era arrivato qui il 30 agosto del 2012 prendendo il posto del tenente David Pirrera. Per lui è stato il suo primo incarico operativo. Non ha perso un attimo, il lavoro lo aspettava: basti ricordare che alcune ore dopo l'insediamento, Corvino era presente sul luogo dell'attentato incendiario ad un bar di viale della Regione.
E in questo biennio, seppur breve, l'attività coordinata dal tenente Corvino è stata intensa su più fronti. Grande attenzione, sotto la sua supervisione, è stata dedicata alla sicurezza stradale e alla prevenzione delle cosiddette stragi del sabato sera sulle strade di Caltanissetta e dell'hinterland. Ma è stata alta anche l'attenzione al versante investigativo: già perché Corvino e la sua squadra di carabinieri hanno condotto molteplici indagini in questi anni, come quella sull'assenteismo al Comune di Caltanissetta o la recente scoperta di una gang che in Sicilia riciclava rame rubato che hanno suscitato il clamore dei media nazionali, ma non sono mancati gli arresti e l'attività repressiva su spaccio di droga, furti, rapine, pedofilia e la soluzione di altri casi. Un biennio ricco di successi per il tenente Antonio Corvino, che prosegue ora al Ros della Capitale come voluto dal Comando generale dell'Arma secondo il turn over dei trasferimenti.
Corvino non nasconde di aver lasciato qui un pezzo del suo cuore, dopo aver vissuto una esaltante esperienza alla caserma di viale Regina Margherita, apprezzando la qualità professionale di coloro che affettuosamente chiama “i miei ragazzi”, anche se molti di loro anagraficamente potrebbero essere suoi genitori.
“Lasciare questa terra, bellissima, per me non è facile – ammette l'ufficiale -. La Sicilia ed in particolare Caltanissetta mi sono entrate nel cuore e questi due anni, vissuti intensamente, mi hanno arricchito professionalmente rendendomi sopratutto una persona migliore. Per un ufficiale dell'Arma l'incarico in Sicilia ha un sapore particolare e senti la grande responsabilità sulle spalle. Volendo romanzare un po' è come il capitano Bellodi del “Giorno della civetta”. Ringrazio tutti i nisseni per questi due anni bellissimi, sono persone fantastiche e porterò per tutta la vita dentro di me il ricordo di questo mio “primo grande amore”.