Carlo Verdone ha fatto 66. 66 anni di cui quasi quaranta passati a far ridere gli italiani. Era infatti il 1978 quando, dopo il fortunato debutto nei teatrini romani -“è nato un nuovo Fregoli”, scrisse di lui il critico Franco Cordelli – e il dimenticato esordio tv nel varietà Del resto fu un’estate meravigliosa, l’allora emergente e già talentuosissimo attore romano si rivelava in tutta la sua forza con Non Stop, programma cult che lanciò, tra gli altri, anche Francesco Nuti e Massimo Troisi, i nuovi volti (con Verdone) della comicità italiana di quei tempi. Li chiamavano i “malincomici”, una definizione che si attagliava e si attaglia ancora perfettamente all’ironia leggera e pensante del mitico Carlo, abilissimo (come solo i grandi sanno essere) a saldare commedia e tragedia in un blocco unico.Di questa corda dolceamara Verdone ha saputo fare buon uso anche sul grande schermo, dove, sotto la guida del maestro Sergio Leone, che ne scoprì le eccezionali doti mimiche proprio a Non Stop, si fece notare a partire dal 1980, anno dell’uscita di Un sacco bello, pellicola tra le più riuscite del cinema comico italiano per la felice e gustosa caratterizzazione dei personaggi principali, tutti magistralmente interpretati dall’attore romano, impegnato nell’inedito ruolo di regista.
A questa opera prima, seguirono, nel 1981, l’altrettanto ottimo Bianco, rosso e Verdone e, nel 1982, Borotalco, una commedia brillante, diventata un cult per le numerose riuscitissime battute, con cui il Carlo ormai nazionale si smarcò dal cinema delle “semplici” macchiette. Più avanti arrivarono In viaggio con papà, diretto da Alberto Sordi, che lo nominò suo erede e con cui diede vita a un gran duetto attoriale, Acqua e sapone, I due carabinieri, in coppia con Enrico Montesano, Troppo forte, in cui ritrovò Sordi, e, sul finire degli anni Ottanta, Io e mia sorella e, soprattutto, Compagni di scuola, film con cui il Verdone regista fece un altro salto di qualità accentuando quella vena leggermente aspra e inquieta che lo contraddistingue ancora oggi e contestualizzandola in una struttura narrativa più complessa.
Il decennio successivo, invece, si distinse specialmente per i trionfi, commerciali e di critica, di Maledetto il giorno che t’ho incontrato e Viaggi di nozze, seguiti, negli anni Duemila, tra gli altri, dai successi de L’amore è eterno finché dura, Grande, grosso e Verdone e L’abbiamo fatta grossa, il suo ultimo film.
Padre di due figli e vincitore di numerosi premi, Verdone può vantarsi anche del fatto di aver preso parte da convincente protagonista a una pellicola da Oscar, La grande bellezza di Paolo Sorrentino, che nel 2014 si aggiudicò l’ambita statuetta per il migliore film straniero.
(Fonte Giacomo Perra – Il Messaggero)
https://spettacoliecultura.ilmessaggero.it/cinema/buon_compleanno_carlo_malincomico_verdone_compie_sessantasei_anni-2086292.html