Pubblicato il: 17/12/2024 alle 15:05
Fotografavano gli anziani, spesso nudi, e poi postavano le foto nella chat di gruppo degli operatori, accompagnandole con frasi offensive e denigratorie. Chat che, per fortuna, hanno finalmente suscitato la disapprovazione di qualcuno che venutone a conoscenza si è recato dai carabinieri per denunciare quanto accadeva all'interno della casa di riposo Santa Chiara, nel quartiere Santa Flavia di Caltanissetta. Da quel momento sono scattate le indagini dei carabinieri ai quali erano state segnalate anche somministrazioni errate delle terapie agli anziani ospiti. Questi ultimi, secondo quanto documentato da questa estate, venivano derisi, offesi, legati, lasciati nudi tra feci e urine. E poi qualcuno degli operatori si sarebbe anche divertito a fotografarli condividendo le immagini con gli altri. Il tutto accompagnato da frasi di dileggio ai danni dei poveri ospiti indifesi. Qualche operatore non si sarebbe fatto scrupolo anche ad avere atteggiamenti definiti “squallidi” nella stessa ordinanza che ha portato all'arresto di nove persone. Uno di loro infatti, oltre a rinchiudere un'anziana con gravi problemi neurologici all'interno del magazzino – perché parlava di continuo – l'avrebbe anche definita “la regina del porno”. L'operatore, secondo quanto documentato dai carabinieri, si era avvicinato all'anziana e dopo averle accostato una banana davanti alla bocca cominciava a farle battute indecenti. C'era poi chi fungeva da infermiere, pur non avendone il titolo, e “aggiustava” le terapie degli ospiti a propria discrezione. Ad un paziente fu ridotta la terapia solo perché “le pillole stavano finendo” e ad altri ancora venivano praticati clisteri. E proprio dopo uno dei clisteri un paziente fu lasciato sanguinante e dolorante nel letto con gli operatori incuranti delle urla. In un altro episodio erano finite delle gocce di un paziente ma, poiché pioveva e l'operatrice non aveva voglia di uscire, avrebbero somministrato gocce d'acqua, così fingendo di somministrare la terapia. Sono poi diversi gli episodi in cui gli anziani legati al letto o impossibilitati ad alzarsi sarebbero stati lasciati per ore a gridare senza che nessuno si preoccupasse di prestare loro aiuto. In un caso addirittura uno degli operatori sarebbe rimasto comodamente seduto a fumare in terrazza mentre un anziano invocava pietà da oltre mezz'ora nella stanza attigua. Le offese e le parolacce poi erano all'ordine del giorno. Gli anziani che non riuscivano a contenere feci e urine erano oggetto di continue ingiurie di ogni tipo. Un incubo finito solo grazie alle indagini dei carabinieri che hanno portato, oltre all'arresto di nove persone, anche al sequestro della struttura.