Spendere per guadagnare: una formula allettante che prende corpo nel concetto di cashback. Si tratta di una strategia di marketing molto utilizzata e sempre più diffusa anche in Italia, secondo cui una parte di denaro (cash) torna indietro (back), in seguito a un acquisto effettuato. Si tratta, appunto, di una percentuale, di solito relativamente bassa (raramente superiore al 3%), che può essere riscossa solo al raggiungimento di una certa soglia minima. Nonostante questi limiti abbastanza circoscritti, il cashback si rivela spesso essenziale come parte di una più grande strategia di vendita.
Chi fa cashback?
Il cashback è un tipo di promozione nato in terra anglosassone intorno agli anni Novanta, nel ristretto mondo delle carte di credito. Oggi, invece, è diffuso in una grande varietà di settori, e spesso l’entità del cashback promesso dagli esercenti è un parametro essenziale per i consumatori.
Questi infatti di frequente seguono la via del cashback più consistente, quando devono decidere a chi rivolgersi e quali servizi o prodotti acquistare: questo è il caso della scelta della propria carta di credito, così come degli store online o offline cui rivolgersi; il tutto, passando anche per attività più ludiche, come le promozioni dei casino AAMS, che fanno spesso del cashback e dei bonus di benvenuto degli elementi essenziali per coinvolgere i giocatori.
Allo stesso tempo, oggi sono più che mai diffuse delle specifiche applicazioni dedicate al cashback, che si finanziano prendendo una percentuale sulle vendite realizzate. In questo senso, il giro di denaro legato al cashback è oggi molto più articolato che in passato.
A che cosa serve il cashback?
Va fatto subito un chiarimento: ilcashback non serve soltanto all’acquirente. Sicuramente, riavere indietro una percentuale della somma usata per acquistare un prodotto è un’idea allettante, ma proprio per questo – in realtà – è molto più utile all’azienda che vende, piuttosto che al cliente stesso.
Se, da un lato, il cliente risparmia, dall’altra parte il venditore ha la certezza di avere trovato un modo per attirare nuovi utenti nel suo store o nel suo portale, garantendosi un più alto tasso di conversione: gli utenti attirati dalla possibilità di guadagnare spendendo, infatti, si trasformeranno più facilmente in clienti. Inoltre, i clienti abituali saranno spronati a comprare di più, proprio per raggiungere le soglie minime per incassare il cashback, sviluppando la percezione di un risparmio maggiore.
In sintesi, il cashback offre una reale possibilità di risparmio, purché si raggiunga la soglia minima stabilita dalle condizioni del servizio. Non va dimenticato, tuttavia, che si tratta di una strategia di marketing pensata non soltanto per far guadagnare un rimborso al cliente, ma anche e soprattutto per ampliare l’utenza di chi la utilizza.