Pubblicato il: 09/07/2013 alle 05:00
Il mistero appassionerebbe qualunque scienziato del crimine. Un giallo nostrano, da affidare al fiuto investigativo di esperti, una sorta di “CSI Maonza”. Scherzi a parte, in realtà la faccenda è seria. Cattivo odore e resti in decomposizione a vista, dei quali non si è riusciti sul momento a capire la natura, avvolti in frammenti di stoffa. Èla macabra scoperta fatta l'altra mattina da alcuni visitatori del cimitero “Angeli”, che hanno visto qualcosa emergere dal suolo nell’area vicino le tombe della Madonna della Catena, in quello che era una volta il “campo dei poveri”, dove trovavano sepoltura quanti non potevano acquistare i loculi.
“Pensavamo fosse un gatto morto – ha detto la visitatrice che ha notato i resti insieme al marito – ma poi abbiamo notato che alcuni particolari non quadravano e soprattutto che c’era intorno della stoffa verde. Abbiamo segnalato l'episodio al custode e lui ci ha dato una spiegazione incredibile”. Già, davvero incredibile, assurda magari: si tratterebbe, infatti, di arti amputati durante gli interventi operatori eseguiti all'ospedale “Sant'Elia” che, non disponendo di un inceneritore, ne dispone il trasferimento al cimitero Angeli, dove vengono interrati nel sito destinato a questo scopo. “Tante cose non vanno come dovrebbero, però i resti umani  in decomposizione in bella vista quando si va al cimitero per visitare i propri cari proprio non si possono tollerare”.
La conferma dell’episodio e della relativa esistenza di un’area destinata alla collocazione degli arti amputati e la rassicurazione che non si verificheranno più fatti simili arriva dal direttore del cimitero Vito Di Palma, che ha già effettuato un sopralluogo. “Si tratta di un campo di inumazione – dice il funzionario – che ha questa specifica destinazione, dove sono stati finora interrati gli arti ma, evidentemente, qualche animale viene a scavare durante le ore notturne attirato dall’odore ed ecco perché accadono questi episodi che, posso assicurare, non si ripeteranno più in futuro. Imporrò d'ora in poi agli ospedali di consegnare gli arti amputati dentro cassette di zinco, munite di targhetta identificativa, che saranno tumulate in un loculo”. La decisione è stata presa dal direttore del cimitero insieme al dirigente dell'Ufficio tecnico comunale Armando Amico, così da evitare altri macabri ritrovamenti di arti che riemergono dalle viscere della terra, disseppelliti probabilmente da cani e gatti randagi ma verosimilmente dalla colonia di volpi che vive numerosa nella vallata del camposanto.
E intanto l'ufficio stampa del Comune di Caltanissetta informa che il cimitero Angeli resterà chiuso per tutte le domeniche del mese di agosto.