Segregata in casa, picchiata e abusata sessualmente, senza potere comunicare con l’esterno e quindi impossibilitata a chiedere aiuto nonostante le continue e pressanti violenze psicofisiche a cui era sottoposta da tempo dal marito. Che arriva a volere 'insegnare' al più grande dei loro due figli, un bambino di 4 anni, 'come si trattano le donne'.
Prende un coltello da cucina, glielo dà in mano e lo istiga contro la madre inerme: "feriscila, colpiscila…". Il piccolo attonito, anche se 'abituato' a scene di violenza nello loro casa del Catanese, dove ha visto più volte il padre picchiare la mamma, resta senza parole, poi getta il coltello a terra e comincia a piangere, lasciando forse 'deluso' il genitore, che sarà poi arrestato.
Coetanea del coniuge, la donna, hanno ricostruito i militari dell’Arma, è stata per lungo tempo vittima di violenze: botte dinanzi ai figli di 4 e 2 anni, riportando anche una frattura al costato giudicata guaribile in 30 giorni e costretta dal marito, con minacce e percosse, a rapporti sessuali. Lasciata anche per punizione fuori all’addiaccio e privata anche di cibo e acqua calda. Il tutto senza potere chiamare soccorsi o chiedere aiuto. Adesso l’uomo è in carcere, a Catania, e la donna e i suoi due bambini affidati invece alle cure di servizi sociali. (Gds.it)