Da chi doveva andare a trovare la nonna all’anziano che si era vestito di tutto punto per andare a raccogliere le verdure selvatiche. Le scuse, vere o non vere, dei nisseni denunciati dalle forze dell’ordine per giustificarsi di fronte a carabinieri e poliziotti sono tra le più varie, e alcune di loro veramente curiose. “Mia moglie mi ha detto che dovevo andare a comprare le mozzarelle”, ha detto un tizio trovato a spasso privo dell’autocertificazione, e ancora “dobbiamo andare al pronto soccorso per vedere se ci danno le mascherine”. C’è poi chi non rinuncia alla passione per gli animali: “devo andare a dar da mangiare al gatto randagio”, ha detto un tizio agli agenti. Tra chi viene sorpreso fuori c’è chi esce per troppo amore, come nel caso di un ragazzo che aveva nostalgia della fidanzata e doveva andare a trovarla e chi invece della moglie non ne può proprio più e quindi esce da casa per andare a cenare fuori. C’è poi chi, allargando le braccia ammette: “sono stufo di restare a casa, con questo coronavirus si sta esagerando”, e queste sono proprio le giustificazioni della maggior parte dei fermati. Tanti gli anziani indisciplinati che ridendo dicono che del coronavirus non gliene importa proprio un tubo. E infine c’è chi pensa a far festa: un gruppo di tre ragazzini che tornavano da una festa di compleanno o due amici sorpresi in macchina mentre stavano facendo un giro per passare un po’ di tempo insieme, o infine, padre e figlio che hanno riferito di andare a mangiare qualcosa fuori. Ma dove non si sa. Ed è così che dall’inizio dei controlli le forze dell’ordine hanno denunciato ben 287 persone in provincia di Caltanissetta. Che in Italia non ci potranno mai essere regole rigorose come in Cina questo si sa ma se si continua così gli sforzi di tutti saranno vanificati. Forze dell’ordine, Asp di Caltanissetta, prefettura e tutti i sanitari invitano la gente a rimanere quanto più possibile a casa. Un sacrificio, se così vogliamo chiamarlo visto che gran parte delle case degli italiani sono dotate di tutti i comfort, necessario per superare l’emergenza.