Pubblicato il: 14/04/2014 alle 11:41
Questa mattina, presso la sede di Confcomercio Caltanissetta, si è svolto l'incontro tra l'associazione di categoria datoriale e il delegato del candidato sindaco Gioacchino Lo Verme, Antonio Fiaccato. Il candidato al consiglio comunale con Alternativa Civica Liberale, ha portato i saluti di Lo Verme – che ha fatto sapere di non potere partecipare perché impegnato in ospedale dove lavora – ha ascoltato le richieste avanzate dalla categoria. Si tratta del terzo incontro dopo quello svolto, nelle scorse settimane, con Michele Giarratana e Giovanni Ruvolo.
Il presidente di Confcommercio, Giovanni Guarino, ancora una volta, ha avanzato la richiesta dei tanti commercianti che operano nel territorio nisseno e che si trovo, giorno dopo giorno, a combattere la crisi economica. Una che che i commercianti sentono di condurre da soli poichè negli ultimi anni non si sono sentiti appoggiati da politiche di sviluppo idonee per il territorio. ”Manca una sinergia con l'amministrazione che possa far incontrare richieste e proposte” ha sintetizzato il Presidente della categoria datoriale. Rivalutazione del territorio anche attraverso eventi attrattivi sia per il turismo sia per investimenti e agevolazioni fiscali sono il cuore delle proposte che possono – e devono – essere realizzate.
Fiaccato ha condiviso le idee degli imprenditori sostenendo la necessità di creare uno sportello dedicato all'ascolto delle imprese per capirne esigenze e richieste. Questo, secondo il rappresentante della Confcommercio, sarebbe l'inizio di una collaborazione proficua che dovrebbe coronarsi con la nomina di un ‘tecnico' come assessore: “Osserviamo – ha commentato Guarino – a livello cittadino e regionale – a un governo privo di un'intuizione di sviluppo che possa non solo comprendere le istanze e portarle a un livello superiore.
“Accettiamo il rischio d'impresa ma vogliamo che venga predisposta una pianificazione idonea. Per ora c'è una tendenza a togliere risorse al commercio destinandole ad altre azioni”. Gli imprenditori si dichiarano stanchi dei tanti – anche troppi- centri commerciali che continuano ad essere progettativa discapito dei piccoli commercianti. “Gli uomini al potere – commenta il presidente della confcommercio – non devono dimenticare che il nostro PIL è prodotto, per il 70% da piccole e medie imprese. Siamo noi l'anima dell'economia che deve essere sostenuta e non osteggiata”. Puntare su enormi padiglioni con catene di negozi piuttosto che incentivare i centri commerciali naturali comporta, per la Confcommercio, un doppio danno: il primo è quello di far morire il centro storico, logica contraria a qualsiasi pianificazione strategica urbana, e il secondo è quelo di far arricchire le multinazionali soffocando la cultura e le maestranze locali.
Fiaccato ammette che il team che consiglia il candidato sindaco Lo Verme nell'elaborazione del programma politico ha analizzato il ventaglio di proposte dei commercianti ritenendole non solo importanti ma anche meritevoli di un maggiore approfondimento. “In questo momento, in cui il commercio si trova in agonia, dobbiamo creare una sinergia tra il settore pubblico e le aziende per sviluppare una reazione simmetrica che possa contrastare in modo efficace la politica devastante di promozione e svilupo dei centri commerciali”.
Il programma politico di Gioacchino Lo Verme pensa anche al turismo e a come possono essere investiti i fondi. “Non esistono politiche a costo zero – spiega Fiaccato – ma è possibile concentrare i fondi a disposizione del turismo in pochi eventi dandone rilevanza nazionale. E' il caso della Settimana Santa nissena, la più bella di tutta la Sicilia che potrebbe essere accompagnata da mostre e manifestazioni culturali correlate. Tra queste – solo per fare un esempio – si potrebbero catalogare e spiegare la tipizzazione delle erbe amare, che nel passato hanno fatto nascere l'esigenza dei Fogliamari e sono oggi parte integrante dei culti religiosi e presenza irrinunciabile per i riti del venerdì santo”.