Il maxi concorso per assegnare i posti riservati ai laureati nei centri per l’impiego avrà una replica. La giunta è pronta a varare un bando bis per coprire i 270 posti (su 537) rimasti vacanti dopo la bocciatura o la rinuncia della maggior parte dei concorrenti.
È una delle decisioni che sono arrivate ieri durante una riunione che aveva ben 32 punti all’ordine del giorno. In base al carteggio portato dall’assessore Antonio Scavone, la giunta ha deliberato di assegnare dieci giorni di tempo allo stesso assessorato al Lavoro e a quello al Personale, guidato da Marco Zambuto, per portare la soluzione sul tavolo del governo.
Un iter contorto dietro il quale si cela già la via che il governo sceglierà. L’ipotesi di scorrere la graduatoria assegnando i 270 posti vacanti ai primi degli esclusi ha perso quota perché in realtà il Formez, che ha curato le selezioni, non sarebbe in grado di indicare adesso un punteggio preciso per tutti quelli che non hanno superato le prove scritte. Dunque al governo non resta che la via del bando bis. Che andrebbe però riscritto per rendere meno selettivi i requisiti necessari per partecipare (nel primo testo molte lauree erano escluse). (Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Giacinto Pipitone)