Pubblicato il: 06/07/2015 alle 10:00
“Il buon senso è stato sconfitto su tutta la linea” esordiscono così i segretari di Cgil Michele Ferro e Uil Andrea Morreale all’ulteriore proroga di due settimane concessa dal Governo Crocetta al Commissario Ato Cl1.
Le sigle sindacali, infatti, protestano contro l’eccessivo permissivismo e tolleranza concessa ai presidenti delle aziende che si devono occupare dei rifiuti. Una dilazione nella tempistica che, però, continua a mantenere dei servizi scadenti ed esose tasse ma, come sottolineano Ferro e Morreale “certo Ruvolo in questa sua inerzia non è solo, anche nel resto dell’isola sono tanti i Presidenti ATO che affrontano il problema rifiuti con molta calma ed in questo sono aiutati dall’indifferenza di molti politici, di maggioranza e di opposizione, ma ciò non può e non deve costituire una giustificazione per la palude politica che si è determinata in provincia”.
I due sindacalisti erano intervenuti in merito alla carenza di liquidità nelle casse dell’azienda e della drastica riduzione del personale per assenza di rinnovo dei contratti che porterà. Il prossimo 15 luglio, a “un’organizzazione del lavoro degna di questo nome, i servizi già ora non possono essere coperti e i rifiuti non rimossi per tempo. Si rischia, proseguendo in tal senso, di causare l’ennesima emergenza occupazionale, sociale e sanitaria, un sistema perciò, assolutamente privo di buon senso”.
“Si continua a dire che l’ATO Ambiente è un carrozzone inefficiente e mangiasoldi – hanno concluso Cgil e Uil – ma, nello stesso tempo, non si procede alla sua definitiva liquidazione e all’avvio della nuova SRR che per legge è destinata a far funzionare la macchina dei rifiuti e a gestire l’impiantistica, la panacea doveva essere la gestione del servizio direttamente da parte dei comuni. La caduta d’immagine dell’ATO Ambiente sta causando enormi danni anche all’immagine dei lavoratori, continuamente additati dall’opinione pubblica: chi li risarcirà?”
Per approfondire: Lavoratori Ato Ambiente. I Sindacati: “Personale carente, possibili problemi igienico-sanitari”