Pubblicato il: 22/06/2016 alle 10:22
Mario Alloro, deputato del Pd
“La Procura della Repubblica di Enna ha emesso decreto di citazione diretta a giudizio a carico del deputato regionale Mario Alloro del PD, per il reato di diffamazione aggravata e continuata. A rispondere di diffamazione aggravata, nell'ambito del medesimo procedimento, anche il nisseno Salvatore Falzone, già stretto collaboratore all’Ars dell’ex senatore Mirello Crisafulli”. Lo rende noto Alfonso Cicero, ex presidente dell'Irsap.
“Il prossimo 5 ottobre inizierà il processo innanzi al Tribunale di Enna e, in quella sede, mi costituirò parte civile per la richiesta di risarcimento del danno alla mia immagine ed alla mia onorabilità”, annuncia Cicero.
Secondo quanto riportato nel capo d'imputazione, Alloro, il 3 e 4 giugno 2015, diffondeva alcune dichiarazioni totalmente false, dichiarazioni che venivano pubblicate su Livesicilia, La Sicilia, Dedalomultimedia.it e sul proprio profilo Facebook, offendendo la reputazione di Cicero.
“Alloro, in estrema sintesi, dichiarava, contrariamente al vero, e con il solo obiettivo di offendere la mia reputazione, che le denunce da me sporte alle competenti autorità gidiziarie, per condotte correlate al suo ruolo di direttore generale dell’ASI di Enna fossero frutto di mie farneticazioni e, altresì, che il 30 maggio 2015 mi fossi recato con la scorta ad Enna per fare campagna elettorale – scrive nella nota l'ex presidente dell'Istituto Regionale per le Attività Produttive -. Falzone, invece, mi diffamava con un suo commento, rilasciato il 4 giugno 2015 sul profilo facebook di Alloro, in cui sosteneva, falsamente, che avessi affidato gli incarichi legali dell’IRSAP in modo illegittimo. Analoghe falsità, quelle degli incarichi legali, diffuse sistematicamente ed in mala fede, in questi mesi, da taluni soggetti istituzionali contro i quali ho già presentato apposita denuncia all’autorità giudiziaria”.
La sede dell'IrsapDice inoltre Cicero: “Questo è già il secondo processo in cui Alloro è imputato per il reato di diffamazione aggravata nei miei confronti. Infatti, è già alle battute conclusive il processo innanzi al Tribunale di Catania che lo vede imputato per avere diffuso a mezzo stampa, nel 2011, altre falsità a danno della mia reputazione, procedimento nel quale mi sono già costituito parte civile per la richiesta di risarcimento del danno alla mia onorabilità. Una vera ed incessante persecuzione nei miei confronti, che mi ha costretto a denunciarlo per diffamazione anche successivamente per altre spudorate falsità diffuse a mezzo stampa”.
“Inoltre, Alloro, a seguito delle mie denunce presentate nel 2010 all’autorità giudiziaria, quando ricoprivo l’incarico di Commissario straordinario del Consorzio ASI di Enna, è tutt’ora sotto processo per il reato di abuso d’ufficio continuato ed aggravato dal danno patrimoniale di euro 197.000, per avere conferito illecitamente, nonostante il palese divieto di legge, l’incarico di dirigente responsabile di tre unità operative dell’area tecnica ad un soggetto esterno al Consorzio”.
“Alloro, fin dal 2009, non appena ho iniziato a denunciare le malefatte e l’opaco “sistema” del Consorzio ASI di Enna, ha tentato in tutti i modi e senza sosta di discreditarmi innanzi all’opinione pubblica”, spiega ancora l'ex presidente dell'Irsap.