Pubblicato il: 06/08/2013 alle 11:10
“Sono tanti gli interessi illeciti colpiti in questi anni da Cicero, ci sono state tante storie di turbative d'asta in cui sono implicati politici, storie di terreni regalati alla mafia. Ma soprattutto c'è la storia amara di chi ha presentato oltre trenta denunce per sconfiggere la mafia”. Lo ha detto il governatore Rosario Crocetta commentando l'intimidazione subita dal commissario straordinario dell'Irsap (l'Istituto regionale per le attività produttive) Alfonso Cicero. Una valigetta con alcune bottiglie di liquido infiammabile e una bomboletta di gas è stata lasciata davanti alla sua abitazione.
“Purtroppo Cicero si è trovato spesso aggredito e intimidito – ha ribadito il governatore – Da parte nostra c'è grande solidarietà nei confronti di chi si impegna per lo sviluppo della Sicilia. Questo gesto intimidatorio dimostra che lo scontro sta diventando più aspro”.
Ha preso la parola pure Alfonso Cicero, che ha esibito documenti e denunce fatte all'autorità giudiziaria relative alla gestione dei Consorzi Asi di Caltanissetta, Enna e Agrigento. “Di tutte le intimidazioni che ho subito questa forse è la più suggestiva. In questi anni mi è arrivato di tutto: proiettili, messaggi, lettere. Dopo quello che è successo ieri ho pensato di dimettermi, ho paura per la mia famiglia. Però poi ho preferito continuare il percorso che ho iniziato. In questi anni ho revocato lotti ad aziende in odore di mafia perché erano le informative prefettizie a dirlo – ha spiegato – mentre i vertici consortili non facevano nulla. Ho denunciato irregolarità e collusioni”. (in copertina: foto da Livesicilia.it)