(Vincenzo Pane, La Sicilia) Cinque magistrati stranieri sono in visita in questi giorni nel distretto della Corte d’appello di Caltanissetta nel corso di un progetto di formazione e scambio di idee organizzato dalla Scuola superiore della magistratura e dalla Rete europea di formazione in materia di giustizia. A Caltanissetta sono arrivati il presidente della sezione lavoro della Corte d’appello della città tedesca di Brema Thorsten Beck, la giudice Tsvetelina Mihaylova del Tribunale penale di Sofia, capitale della Bulgaria, dalla Slovacchia la giudice Zuzana Sincakova del Tribunale civile di Kosice, dalla Lituania il giudice Vladimir Berezovskij del Tribunale penale della capitale Vilnius e dall’Estonia il giudice Fred Fisker del Tribunale civile della contea di Harjiu.
A fare gli onori di casa il presidente della Corte d’appello Maria Grazia Vagliansindi, il giudice del Tribunale nisseno Simone Petralia – tutor per gli incontri di formazione che si svolgeranno a Caltanissetta – e il funzionario giudiziario addetta all’ufficio per il processo Barbara Maimone. Un’occasione utile per un confronto tra esperienze di lavoro e sistemi giudiziari diversi; i magistrati stranieri hanno considerato positivamente il processo telematico adottato per le cause civili e di lavoro in quanto velocizza di molto le procedure e la conclusione delle singole cause.
I magistrati ospiti a Caltanissetta hanno affermato anche di ritenere abbastanza veloce la giustizia penale italiana, non nascondendo che i problemi di lentezza della giustizia esisstono anche in altri Stati. Tra gli aspetti che hanno incuriosito i magistrati italiani, invece, la possibilità per i giudici tedeschi ed estoni di poter anche scegliere il lavoro part-time in base alle esigenze. I magistrati stranieri resteranno in città fino alla fine del mese, tranne il tedesco Beck che è dovuto rientrare in Germania; tra quest’ultimo e il presidente Vagliasindi anche un cordiale scambio di doni.