Cifre alla mano, la provincia di Caltanissetta è al 43° posto in Italia tra quelle meno sicure. Parla chiaro Il Sole 24 ore che oggi, in un dettagliato report sull'andamento del fenomeno criminale che analizza i delitti denunciati nel 2013 sulla scorta dei dati elaborati dal ministero dell'Interno. Spulciando le statistiche che ha focalizzato le 106 province italiane, quella nissena si colloca in una posizione non proprio felice considerato che a fronte del 2012 v'è stato un aumento pari al 3,3 % con un totale di 11.492 reati commessi e denunciati.
Ma v'è di più, perché i dati del Viminale raccolti dal quotidiano economico prendono in esame quattro macroaree della criminalità più diffusa e maggiormente considerata dai cittadini in termini di percezione della sicurezza: furti in casa, borseggi, rapine, truffe e frodi. E in tre tipologie di reati la provincia di Caltanissetta mantiene posizioni intermedie, eccetto che sul fronte dei borseggi dove si piazza al 103° posto con un 20,7 % dei casi ogni 100mila abitanti e un decremento del -23% rispetto al 2012, precedendo province come Vibo Valentia, Crotone e Oristano.
In tema di abitazioni svaligiate, Caltanissetta è al 58° posto con 385 case saccheggiate ogni 100mila abitanti ( 5,8% rispetto all'anno precedente), mentre le rapine ci collocano al 61° posto con il 31,7 % dei delitti ogni 100mila abitanti e una flessione del 24,3% a fronte del 2012. Un autentico boom si stanno rivelando i casi di truffa e frode, come d'altronde nelle scorse settimane ha rilevato anche la Questura di Caltanissetta dove è aumentato il viavai di cittadini che hanno subìto raggiri e truffe online, o che sono incappati nelle cosiddette truffe da strada dove imbroglioni si spacciano per amici di vecchia data chiedendo soldi, oppure le false impiegate Inps continuano a bussare alla porta degli anziani spillando soldi e gioielli creando inesistenti illusioni di bonus previdenziali. E una certa incidenza dei reati, secondo gli analisti del Viminale, porta la firma degli stranieri con numerosi episodi più o meno gravi venuti alla ribalta delle cronache.