Pubblicato il: 07/08/2018 alle 14:37
Sono consapevole di vivere in un paese che si dice essere tra i più civilizzati al mondo, e francamente questa mia consapevolezza spesso viene messa a dura prova dai fatti che quotidianamente sono costretto a subire con una sorta di rassegnazione. Questa mattina sono stato costretto mio malgrado a recarmi al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia per una malore di una mia congiunta e ho immediatamente notato le condizioni in cui versano i pazienti, il personale medico, infermieristico e ausiliario, un locale adibito ad astanteria con una decina di pazienti ricoverati ai quali non è riservato nessun diritto alla necessaria privacy, pazienti costretti ad aspettare ore, equipaggi del 118 costretti ad aspettare di poter ripartire per nuove missioni per impossibilità di sbarellare i propri pazienti, mancanza di sedie a rotelle insomma una vera e propria vergogna. Ho osservato passivamente ma molto attentamente con quale abnegazione e pazienza l’infermiere addetto al triage con l’ausilio di una guardia giurata ha gestito i vari pazienti con relativi parenti al seguito spesso arrabbiati perché a loro avviso non immediatamente serviti rispetto alla gravità che ognuno di loro credeva di avere. Insomma una vera vergogna!!!!!
Non avevo ancora avuto (per fortuna ) la possibilità di visitare il nuovo pronto soccorso e purtroppo ammetto con estrema franchezza che è stata una grande delusione. Ma che senso ha avuto inaugurare la nuova sede senza la necessaria ed indifferibile implementazione di personale? Dove sono finiti i toni trionfalistici del manager pro tempore e del direttore sanitario che per giorni hanno pubblicizzato l’apertura del nuovo sito?
La città di Caltanissetta aveva certamente bisogno di avere nuovi locali più idonei e razionali ma credo che avesse necessità prima di ogni cosa di avere personale numericamente sufficiente “di tutte le aree professionali ” per potere evadere le moltissime richieste di utenti provenienti non soltanto dalla nostra provincia ma anche da quelle limitrofe!
L’assessore Razza che spero possa leggere questa mia nota, come pensa di riportare un servizio essenziale a livelli almeno accettabili? Lo stesso ha mai visitato la nostra struttura per rendersi conto che mancano sedie, barelle è tutto quanto necessario in ospedale degno di questo nome? Il facente funzione Direttore Generale, il direttore sanitario, cosa stanno facendo per provare a rendere “umano” un servizio che dovrebbe esserlo per definizione. E non ultimo, e non certo per sostituirmi alle OO.SS del comparto sanitario, come pensano di migliorare le condizioni di lavoro degli operatori, condizioni che comprenderete non possono essere quelle attuali perché con queste situazioni non potranno garantire un servizio efficace ed efficiente.
Un ultimo sos lancio invece al signor sindaco il quale credo che nella qualità di primo cittadino abbia il diritto e sopratutto il dovere di esigere un servizio sanitario degno di questo nome!