Pubblicato il: 26/11/2019 alle 08:48
“Si parla molto di violenza sulle donne in ambito domestico, limitando il fenomeno unicamente alle aggressioni fisiche, ma il tema è molto più ampio e riguarda, purtroppo, anche il luogo di lavoro. Per questo diciamo a tutte le donne: denunciate”.
A parlare, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, è la segretaria generale della Cisl Fp di Agrigento, Caltanissetta ed Enna Floriana Russo Introito, insieme alla segretaria territoriale di Caltanissetta con delega alle Pari opportunità Assunta Tolentino e Francesca Battaglia, coordinatrice donne della Cisl Fp delle tre province.
“Purtroppo il settore del pubblico impiego non è esente dal problema di comportamenti discriminatori posti in essere nei confronti delle donne – continua Russo Introito -. Continuiamo a ricevere denunce da parte di dipendenti che subiscono vere e proprie vessazioni. c’è un caso, ad esempio, di un dirigente che ha cambiato forzatamente di settore una sua collaboratrice perché non ha ceduto alle sue attenzioni, ma questa ha voluto trattare la vicenda unicamente sotto il profilo sindacale, come fosse una normale questione di mobilità interna. Fatti come questi temiamo siano più diffusi di quanto possa apparire, e per questo invitiamo le donne a rivolgersi al sindacato e/o alle forze dell’ordine qualora ritengano di aver subito atteggiamenti di questo tipo”.
“Secondo i dati Istat – dice Tolentino – in Italia sono 1 milione e 403 mila le donne fra i 15 e i 65 anni (il 9% circa dell’intera popolazione lavorativa) ad aver subito ricatti o molestie sessuali sui luoghi di lavoro. Più del 30% di loro lavorano nel pubblico impiego, e più si trovano in situazioni apicali più rischiano di subire violenze e ricatti. La sensibilità e l’attenzione per questo tema sono molto forti e prioritari per la Cisl Fp Agrigento Caltanissetta Enna – continua Tolentino – che sta conducendo un’indagine conoscitiva sui Cug ‘Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni’ nei luoghi di lavoro delle tre province al fine di dare il proprio contributo per azioni positive, ai progetti e buone pratiche in materia di pari opportunità, e soprattutto di azioni di contrasto alle violenze morali e psicologiche nei luoghi di lavoro”.
“Spesso – conclude Battaglia – le donne non hanno raggiunto un sufficiente livello di consapevolezza della loro situazione. Continuano a sperare che la condizione possa migliorare, minimizzano e sottovalutano il rischio. Purtroppo non si riesce ad uscire da sole al tunnel della violenza. Per questo l’impegno del sindacato è di promuovere azioni di contrasto ma anche di prevenzione”.