Pubblicato il: 05/02/2015 alle 09:46
Il presidente Antonio Di Caro ha convocato il consiglio comunale in sessione d'urgenza per il 9 febbraio 2015. La seduta si svolgerà nell'aula consiliare del palazzo municipale alle ore 19,00.
Motivo della convocazione è l'adesione al documento approvato all’unanimità, a Villa Niscemi, dal consiglio regionale dell'Anci Sicilia e alla mobilitazione per protestare contro la gravissima situazione economica e finanziaria dei Comuni siciliani.
“Il disinteresse dei Governi nazionale e regionale per i Comuni siciliani è un fatto ormai evidente. Ecco perché – ha dichiarato il presidente del consiglio comunale Antonio Di Caro – lunedì saranno convocati in tantissimi comuni dell’Isola i consigli comunali con la partecipazione di sindaci e giunte per valutare il documento del Consiglio regionale dell'Anci Sicilia. La situazione è molto critica – ha aggiunto – e sembra peggiorare ogni giorno. I comuni che stanno dichiarando il dissesto finanziario sta crescendo in maniera esponenziale: ormai è un fatto non più eccezionale ma ordinario . Anche la Corte dei Conti – Sezione Sicilia ha evidenziato il “preoccupante peggioramento della finanza locale”, causato “principalmente dalla progressiva e consistente riduzione dei trasferimenti di provenienza statale e regionale“. Alle Autonomie locali è stato chiesto “uno sforzo di risanamento non proporzionato all’entità delle risorse gestibili dalle stesse a vantaggio degli altri comparti amministrativi”.
“Il Governo ha “scaricato” sugli Enti locali il peso delle difficoltà finanziarie del Paese – ha detto il sindaco Gianfilippo Bancheri, che fa parte del consiglio regionale dell'Anci Sicilia e ha partecipato alla approvazione del documento di Villa Niscemi. L'aumento della pressione fiscale è un boccone amaro per tutti. I ritardi dei trasferimenti dalla Regione costringe a fare continui ricorsi alle anticipazioni di tesoreria. Senza parlare delle difficoltà di potere utilizzare i Fondi europei 2014-2020 per la mancata partecipazione alla loro progettualità. Tutto ciò è il sintomo evidente di una crisi profonda che sta gravando sui cittadini e sta producendo un senso di sfiducia nelle istituzioni. E tuttavia in mezzo a questa tempesta siamo rimasti sempre al nostro posto con serietà e impegno per non fare affondare la barca. La preoccupazione è che si continua di questo passo si possano innescare forti tensioni sociali. I nostri governanti devono capire che è ora di cambiare rotta perché peggio di cosi non può andare”.
“Da parte nostra non accetteremo di essere complici di chi pensa solo a fare tagli eccessivi nei confronti dei Comuni – hanno dichiarato il presidente del consiglio Di Caro e il sindaco Bancheri. Continueremo a dare il nostro contributo al risanamento della finanza pubblica a condizione che anche gli altri lo diano: in maniera omogenea”.
Due le richieste alla quale il consiglio lunedì sarà chiamato a dare la propria adesione. La prima, rivolta al governo nazionale, comprende tra l'altro la modifica del regime di esenzioni dall’IMU terreni agricoli. Il contenimento dei tagli a valere sul Fondo di Solidarietà nazionale. Patto di stabilità con regole più flessibili. Misure per far fronte al dissesto finanziario. La seconda chiede invece al governo regionale: l'erogazione tempestiva agli Enti locali delle risorse relative al 2014, mantenendo inalterato il livello dei trasferimenti per il 2015. Avviare, di concerto con l’AnciSicilia, una effettiva riorganizzazione del Governo del territorio che consenta di dar vita ai Liberi Consorzi di Comuni ed alle tre Città metropolitane. L'avvio di un percorso istituzionale di concertazione che consenta di trovare una soluzione definitiva alle problematiche che riguardano il sistema integrato dei rifiuti e delle acque, facendo uscire la Sicilia da una condizione di sottosviluppo.