Pubblicato il: 24/12/2023 alle 14:05
Ognuno di noi ha la propria idea di ciò che è bene e di ciò che è male. Così come ognuno di noi ha la propria idea di ciò che è morale e di ciò che è immondo. Certo, ciò che ci aiuta nel tracciare i confini sono i precetti etici scritti e non scritti. La questione morale, nonostante i millenni trascorsi, è sempre viva sul tappeto. Hannah Arendt, allieva tra gli altri di Heidegger, ha scritto che le proposizioni morali, come tutte le proposizioni che rivendicano una qualche verità, devono essere o autoevidenti o confermate da prove e dimostrazioni. Se sono autoevidenti, la mente umana non può e non deve fare nulla per accettarle, poiché esse si impongono da sole.
Gira voce nella nostra città, e mi auguro vivamente che trovi la smentita, che a fine d’anno si esibirà in viale Regina Margherita il cantante IRAMA al costo di 150 mila euro+iva. Che Caltanissetta, purtroppo da decenni, figura nei bassi fondi per qualità della vita, per servizi è cosa risaputa, ma che si tenti di risalire la china sperperando circa 200 mila euro, è cosa immonda, secondo i principi etici universalmente riconosciuti.
Che si debba investire in cultura, spettacoli teatrali, concerti musicali è cosa buona e giusta (chi scrive ha sempre investito nel pubblico e nel privato in eventi musicali e teatrali) ma che IRAMA abbia preteso una così esorbitante cifra per il suo concerto e il Comune di Caltanissetta abbia sottoscritto la proposta è sconvolgente specie se rapportato al "rimborso spese", pari a 53 mila euro, che viene corrisposto ai cantanti a Sanremo per la loro partecipazione alle cinque serate.
Quale ritorno economico avrà la città di Caltanissetta da un evento di fine anno, peraltro, a quanto pare, allestito in zona cesarini? Quali e quanti operatori commerciali ne beneficeranno? In un’affrettata analisi di costi/benefici risulta all’evidenza che i costi dovrebbero notevolmente superare i benefici. E allora la domanda che si pone il comune mortale: non sarebbe stato meglio, per esempio, utilizzare tale somma per riparare qualche buca o realizzare qualche altra iniziativa, anche canora, con più oculata spesa che avrebbe potuto avere un ritorno per l’economia asfittica di questa povera Città e soddisfare i giovani e non solo? Una cosa è certa: il giorno di Capodanno, Caltanissetta si sveglierà più sporca e con qualche centinaio di migliaia di euro in meno. Si avrà bisogno di conferme oppure tutto è autoevidente?
Giuseppe Dacquì