Pubblicato il: 09/03/2014 alle 09:08
Oltre 150 i partecipanti, tra discenti e relatori all’edizione 2014 del CLIC, Congresso Regionale di Interventistica Cardiovascolare che al Cefpas di Caltanissetta ha coinvolto medici ed interventisti di più livelli, dai cardiologi a quelli d’urgenza in arrivo da tutta la Sicilia. Il Clic appuntamento ormai consolidato nel panorama medico scientifico regionale è stato organizzato dal’U.O. dipartimentale di Emodinamica diretta dal dottore Francesco Amico con il supporto del responsabile del servizio di Cardiologia dell’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta Giuseppe Gruttadauria, dei medici Maurizio Miraglia e Luigi Scarnato. La segreteria organizzativa è stata curata dalla ZeroTre di Michele Ferraro ed Ivo Turco. Nel corso della due giorni, iniziata venerdì mattina e conclusasi sabato pomeriggio i diversi interventi e le esperienze a confronto delle decine di medici, è stata palesata l’importanza della rete emodinamica siciliana, a tre anni dalla sua attivazione nel nisseno, rete creata per migliorare le condizioni di vita dei pazienti affetti da patologie cardiovascolari con un più rapido e capillare intervento per gli acuti e le terapie per la fase cronica; i partecipanti hanno inoltre avuto la possibilità di aggiornarsi sugli ultimi accorgimenti in tema di interventistica cardiovascolare nella pratica clinica quotidiana, con sguardo attento però ai tagli economici al sistema sanitario regionale.
“Un bilancio certamente positivo, per via dei numerosi colleghi che si sono iscritti, in una faculty prestigiosa e che ha affrontato gli argomenti della cardiologia ad ampio spettro – ha dichiarato il dottore Francesco Amico, direttore scientifico del congresso – da quella clinica a quella interventistica, animata anche da un dibattito, che alcune volte si è mostrato positivamente acceso, ma costruttivo. Abbiamo cercato di gettare le basi su quello che sarà un confronto più collaborativo possibile, tra realtà ospedaliera e realtà territoriale ai fini di migliorare i criteri di appropriatezza prescrittiva e soprattutto di poter fornire in miglior modo possibile una offerta di salute per la cura dei nostri pazienti, soprattutto della provincia nissena”.
Il ruolo di medico di medicina generale è stato invece sottolineato dal dottore Maurizio Miraglia codirettore della due giorni al cefpas: “Un ruolo, quello del medico di medicina generale fondamentale soprattutto per il soggetto ischemico – ha sottolineato Miraglia – un ruolo che ha duplice importanza sia perché interviene in prima linea col reclutamento del paziente infartuato, quindi affetto da sindrome coronarica acuta, con un’azione tesa ad assicurare il miglior trattamento possibile che deve essere effettuato nelle prime due ore dall’infarto, per potere ottenere l’angioplastica, ossia l’intervento per via endovasale, fattibile senza forma di anestesia e che consente la veloce rivascolarizzazione del vaso, senza che il cuore abbia subito grandi danni. Un compito che non finisce li perché sempre il medico di medicina generale riceve di rimbalzo il paziente e deve accompagnarlo nel suo periglioso tragitto per ottimizzare e non vanificare i risultati ottenuti con il ricovero ospedaliero”.
Calato il sipario sull’edizione 2014, il comitato organizzatore ha già raccolto utili spunti per la terza edizione di un appuntamento divenuto ormai fondamentale per la comunità medico scientifica regionale.