Pubblicato il: 18/03/2025 alle 21:10
(Adnkronos) – Nell’Aula Magna dell’Università Guglielmo Marconi di Roma sono stati consegnati i riconoscimenti della quarta edizione del Premio Giornalistico dedicato alla memoria di Mario Sarzanini, decano della cronaca giudiziaria di Roma scomparso nel 2021, che collaborò con l’Adnkronos tra il 2016 e il 2017. Tra il pubblico i figli del giornalista, Fiorenza, vicedirettore del Corriere della Sera, Enrico e Roberta, anche loro giornalisti. Davide Desario, direttore dell’Adnkronos e membro della giuria del premio, lo ricorda così: “Mario era tutto quello che non serve a un'intelligenza artificiale. Era la serietà, era l'attenzione per le fonti, nel senso che le cose che scriveva le verificava, aveva delle fonti serie, le rispettava. L'intelligenza artificiale compila, ma non trova le notizie. Ecco, un premio a una persona del genere, che tra l'altro ha saputo crescere tre ragazzi eccezionali, secondo me è molto importante perché non fa altro che tramandare dei valori molto importanti”. A Vittorio Brumotti, inviato di Striscia la notizia, è andato il premio per la categoria Tv, consegnatogli da Don Antonio Coluccia. “Io denuncio in giro per l’Italia e non solo. Qualcuno diceva che bisognava consumarsi le scarpe, consumare la penna, – dice Brumotti – io consumo le gomme della bicicletta, sempre col sorriso. Faccio parte di un programma satirico, prendersi troppo seriamente secondo me non va bene. Non credo in una Sparta, ma in un’Atene, dove la gente può essere reintegrata. Con Don Antonio abbiamo fatto tante bellissime cose nei rioni difficili ma sempre con la satira e con lo sport, lui con un pallone, io con la bicicletta. Ogni tanto andava come andava, ho conosciuto elettrodomestici che mi arrivavano sul tetto della macchina, qualche pietrata. Questo è cento per cento Brumotti, un semplice ragazzo, figlio di un carabiniere degli anni di piombo. Sono qua a combattere ingiustizie per riappropriarci del territorio”. Premiato per gli uffici stampa Agostino Vitolo, capo dell'ufficio stampa del comando provinciale dell'Arma dei Carabinieri di Roma. “Da quando sono a capo dell’ufficio stampa dei carabinieri – ricorda Vitolo – ho potuto conoscere tantissimi giornalisti e per me è stata una fortuna conoscere Mario Sarzanini. Ricordo che mi chiese di ricevere i comunicati stampa, e, ho controllato questa mattina, noi ancora oggi mandiamo i comunicati all’e-mail privata di Mario Sarzanini”. Tra i premi per le altre categorie: per web e podcast Mia Ceran per il podcast 'The Essential', per le agenzie Marco Maffettone (Ansa), per la radio Giusi Legrenzi (Rtl 102.5). Il premio alla carriera è stato assegnato a Rino Barillari: “Sarebbe bello tornare indietro per rifare ancora tutto quello che ho fatto. Ritorniamo a fare le foto con la testa, non tanto per farle”, ha detto il 'King dei paparazzi’. Il premio speciale di quest’anno è stato conferito al film ‘Il ragazzo dai pantaloni rosa’, che racconta la storia vera di Andrea Spezzacatena, un ragazzo di 15 anni che nel 2012 si tolse la vita dopo essere stato vittima di bullismo e cyberbullismo. A ritirarlo, la madre del ragazzo Teresa Manes e il produttore del film Roberto Proia. A moderare la premiazione Filomena Leone, sul palco insieme alla giuria del premio, presieduta da Andrea Balzanetti, è composta da Andrea Cappelli, Luigi Contu, Emma D'Aquino, Guido D'Ubaldo, Massimo Martinelli, Flavio Natalia, Andrea Pucci e Davide Desario. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)